anche quella di oggi se ne va-
la primavera s'allontana.
(Yosa Buson 1715-1783)
È l'11 giugno fa caldo, c'è afa e la primavera si allontana.
Questo haiku lo dedico a quelli che ancora la intravedono ma che nessuno si fila, quelli hanno tra i quaranta e i cinquant'anni, un tempo la "mezza età", sinonimo di obiettivi raggiunti, ora sinonimo di non so più cosa.
Nati alla fine degli anni sessanta, nella post-ideologia, cresciuti con Drive In, pre-telefonino e pre-web. Hanno fatto una mezza carriera schiacciati dai "padri" e incalzati dai "figli".
Alla fine siamo solo non interessanti. Come quelli alla festa che sono invitati per fare numero. La truppa cammellata di psicoanalisti, sociologi, sondaggisti, giornalisti e intellettuali si occupa esclusivamente della generazione prossima, lambiccandosi sui diversi obiettivi, i nuovi metodi cognitivi, sui possibili sconosciuti ideali dei frugoli ora in fasce.
E anche i trentenni hipster, arrogantelli e barbutelli, veri surfisti del web, fanno tendenza e mercato molto più di noi.
Qui la giornata di ieri è finita e la primavera si allontana, che si fa?
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