mercoledì 26 febbraio 2020

Un post...al sole



Dallo scaffale tira giù le lettere d'amore,
le fotografie, le note disperate,
sbuccia via dallo specchio la tua immagine.
Siediti. È festa: la tua vita è in tavola.
(“Amore dopo amore” di Derek Walcott)


Questo è un post... al sole, senza girarci attorno, riguarda Mauro. Ne ha fatta un'altra.
Stasera ce lo ritroveremo in tv, nella soap in onda da non so quanti anni ormai e adorata da mezza Italia. Appuntamento a casa di mia madre, fan della primissima ora, spettatori di un'altra performance narrativo esistenziale. Sono abituata, quello che descrive nel suo pezzo per il giornale e che chiama "taccuino quantico" lo conosco bene, l'ha sempre con sé, lo annota e ci sparisce dentro. Ed è così che stasera ne leggeremo un'altra pagina ma questa volta sarà "nella" televisione, ficcata come un cuneo tra le righe di una sceneggiatura. Mauro sarà Mauro dentro "Un posto al sole". Come raccontano bene questi versi di Walcott  - l' occhio preveggente del poeta che mi hai fatto scoprire tu -, nel tuo lavoro c'è la tua vita esposta, è in tavola. Chi vuole se ne serva di un pezzetto, magari troverà qualcosa di buono, magari qualcuno la sputerà perché indigesta. Quante lettere d'amore, quante fotografie, quante note disperate sul tuo taccuino.         

È festa: la tua vita è in tavola.

Leggo dal tuo pezzo che vieni scambiato per un critico gastronomico di passaggio al Bar Vulcano, un'altra pagina dal tuo taccuino quantico. 
Alla sigla finale partiranno i commenti di mia madre, le risate delle mie nipoti, le telefonate degli amici. E il menù per l'occasione: in tavola pizza di friarelli e champagne, per brindare a questa puntata della nostra vita.

(la vita al Bar Vulcano) 



  

martedì 25 febbraio 2020

Effetti del Corona Virus (1)



Non so se avete capito:
siamo in troppi a farmi schifo.
(da Epigrammi, VII, di Elio Pagliarani)


Quegli scaffali vuoti al supermercato, la razzìa babbea di qualcuno che un giorno, nel segreto dell'urna, darà il suo voto per il bene del Paese.


(lavarsi bene le mani)

mercoledì 19 febbraio 2020

Inquieto è il mio sonno



Cala la luna, gracchia il corvo; il cielo si riempie di brina.
Lanterne di pescatori sul fiume, tra gli alberi: inquieto è il mio sonno.
Dal tempio di Hanshan, fuori Suzhou,
la campana di mezzanotte suona per i passeggeri della barca.
(Poesia Tang)


Mi commuovono gli sguardi sopra le mascherine, tra chi è contagiato e chi ha paura di esserlo, e anche quelle amicizie nate cogliendo solo con gli occhi qualcosa di bello e di buono nell'altro. I due buchi che abbiamo sulla faccia dicono tutto senza parlare, e raccontano di paura e di coraggio con parole dolci.   


(città proibita)

  




venerdì 14 febbraio 2020

Amore di coppia


Le coppie che si baciano di giorno
cancellano la gente che c'è intorno.
Svanisce la città,
e anch'io mi sento già
andare via da me senza ritorno

Le coppie che non hanno dove andare
si baciano di sera in riva al mare.
Ma il mare qui non c'è,
restiamo io e te
a goduriosamente litigare.

Le coppie si suicidano dall'alto
scegliendo come complice l'asfalto
che poi le tradirà
spostandosi più in là,
rendendo senza fine il loro salto.
("Le coppie" di Tiziano Scarpa)

L'amore è tragicomico come questa poesia. Inizia in un modo e finisce in un altro, ti ribalta a terra come una mossa di karate, ti sorprende e incanta. L'amore è così, solo un poeta lo acchiappa al volo.

(N+A)
   

venerdì 7 febbraio 2020

I ramoscelli e Mattarella


Le bacche rosse crescono nel paese del sud:
primavera vi giunge, spuntano tanti ramoscelli.
Raccogline diletto, molti nel tuo grembiule:
questa più d'ogni cosa, l'uno a l'altro ricorda.
("Ricordo" Poesia T'ang)


I piccoli cinesi della scuola romana che festanti hanno accolto il loro Presidente assomigliano ai giovani ramoscelli in germoglio dell'antica poesia.
Leggo del gesto a sorpresa di Mattarella che si è recato di persona, nell'Italia dove si citofona, a trovare gli alunni di una scuola romana in cui si pratica, e insegna, l'integrazione tra culture. Un atto simbolico che sa di aria fresca, di primavera che arriva.


(dolci oracoli)