A primavera nella città
non v'è più dove non volano fiori,
ai Cibi Freddi il vento d'oriente
agita i salici imperiali.
Nel tramonto, a palazzo dei Han
si distribuiscono ceri,
il fumo lieve si spande
e penetra nelle famiglie dei Cinque Duchi.
(La Giornata dei Cibi Freddi - Poesia T'ang)
La storia dei profili Facebook, contrabbandati e venduti, svelerebbe il lato oscuro del social. (Ma non lo sapevamo già? Non siamo ancora consapevoli di lasciare tracce in giro e che i cookies non sono i biscotti della nonna ma mignatte algoritmiche?)
Al contrario, l'altissimo livello di partecipazione, di condivisioni, indicherebbe la parte emersa, e quindi virtuosa, insomma il lato "chiaro" della faccenda che, le Giornate sul social-calendario, misurerebbero.
Giornata dei Cibi Freddi a parte, celebrata nei versi che ho appena trascritto, ricordo che è appena caduta la Giornata della Poesia - soppalcata con quella contro le mafie che è fiorita, appunto, nella Prima Giornata di Primavera e con quella, mondiale, del Tiramisù e, locale, della marionetta - , se ieri era quella dell'Acqua, domani quale sarà? Tornerà, forse a grande richiesta, quella delle Donne (non importa la tipologia, stuprate, mobbizzate, letterate, fanno tendenza sempre, basta mettere un fiocchetto rosa, nero o rosso) o quella della Memoria e del Ricordo-subito-dopo? E ricordate La Giornata del Paesaggio, era poco più di una settimana fa!. Incalzano quella dei palazzi aperti al pubblico, quella di quelli chiusi da troppo tempo e delle dimore storiche. La Giornata della Musica - con le giornatine annesse della musica antica, pop e blues - e dopo quella dei Nonni il grande classico, quella della Mamma con cuori e foto istagram, fantasmi di signore dalle cotonature demodè, coi pantaloni a zampa in posa davanti la credenza con i piccoli soprammobili sopra, rifotografate per la data. E quelle delle Sindromi e quella della Salute, divisa in orale e mentale a cui la Giornata della Felicità segue a ruota per inzuccherare la pillola. E quella della Matematica e della Grammatica dove like e faccine, tristi o allegre a seconda, non importa, vengono mitragliate dagli insegnanti sempre più social.
Oggi sarebbe la Giornata delle Camere con il Parlamento che si riunisce, vedremo.
A domani, con la prossima.
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