mercoledì 25 novembre 2015

Sospetto

In autunno avanzato,
chissà cosa sta facendo 
il mio vicino?
(Bashō 1644-1694)





Chissà chi sarà veramente questo tizio che mi vende i fiori? E se è vero che i kamikaze si devono mimetizzare per sembrare innocui... allora, quello del piano di sotto, elegante e con la camicia sempre stirata, così silenzioso... non è fin troppo silenzioso? E quello che mi ha appena urtato e va di corsa, da dove scappa? Sta scappando, giusto?
E quella là con quel velo sempre in testa su e giù dalla moschea, non me la conta giusta con tutti quei bambini. Piccoli loschi figuranti?   
E se poi "il mio vicino" si ingrandisce fino a diventare grande come una nazione intera tipo la Turchia, se si ingigantisce ancora fino a diventare grosso come la Russia con il suo impenetrabile capo di stato, i giochi strategici globali contro l'Isis si schianteranno come un aereo al suolo.

Il sospetto dilaga, i contorni si confondono nella nebbia di questo "autunno avanzato" dell'umanità. 
Cosa sta facendo il mio vicino? Da quale parte sta? 
E io, dove mi metto io?



(Chi c'è lì dietro?)







martedì 24 novembre 2015

Valeria

La raganella rifugiata
sotto il banano
tremava
(Takarai Kikaku 1661-1707)



Questo haiku mi piace perché racconta una piccola storia. Una ranocchietta - ritorna l'immagine zen di ieri - un temporale, un rifugio insperato.

Con originale dolcezza esprime il concetto di "protezione" restituendogli il significato primo, quello puro e toccante. Se lo rileggiamo in questa chiave ecco che l'immagine protettiva del banano prevale su quella della rana tremante. 
"Protezione". 
Per troppi anni l'abbiamo associata meccanicamente a una difesa di tipo egoistico, a un cancello chiuso. Un concetto che nel tempo abbiamo usurato a vantaggio di un nuovo carattere, prensile e di mera difesa. Quel brandire la "protezione delle nostre città e la loro sicurezza", quel "voglio sentirmi protetto a casa mia" eccetera eccetera eccetera.
Pausa. Fermiamoci. Silenzio.
Osserviamo questo movimento naturale del banano sotto la pioggia, l'incurvarsi protettivo su un piccolo essere indifeso. E non che la pianta sia poi così più invincibile! Radicata al suolo com'è, forzatamente immobile, basta un fulmine improvviso di quella stessa tempesta per distruggerla. Per sradicarla.

Un haiku come dedica ai gesti protettivi. Quello del fidanzato di Valentina Solesin, di cui oggi si celebra il funerale civile a Venezia, dei suoi genitori che, nonostante il dolore, proteggono il significato di "società civile". 
Va a qualsiasi vulnerabile essere umano che protegga qualcuno che trema con lui.


(Venezia dopo la pioggia)








  

lunedì 23 novembre 2015

Come difendersi

Immobile,
la rana contempla
il vagar delle nuvole
(Yosa Buson 1716-1783)



Tutto è preferibile al guardare la tv di questi giorni, anche contemplare le nuvole come la rana dell'haiku. 
Proteggiamoci da immagini cruente reiterate a oltranza, da testimonianze a loop, da montaggi di morti e di vivi. Salviamoci da questi pomeriggi di urla e spari montati e rimontati, dalla storia dell'edificio Bataclan e da quella dello jihadista, dalle strategie militari da prima serata. E poi disinneschiamo uozzapp, con i suoi messaggi vocali ansiogeni, veicolo di catene di s.antonio formato smartphone.
Il mondo dell'informazione offre un palinsesto del terrore che neanche l'Isis poteva sperare così ben costruito. 

Da vera miliziana resistente, spengo tutto e miro verso l'alto, punto una nuvola vagante, obiettivo per persone sensibili e che vogliono resistere. Rane per un giorno.


(resistenza urbana)

venerdì 20 novembre 2015

In attesa

Sul prato del giardino
girano attorno al vialetto
fiori di rododendro
(Ryonosuke Akutagawa 1892-1927)



Attesa. Presentimenti. Suggestioni. Ansia. 
Cose dimenticate che sembrano ordigni malefici. Chi c'è all'angolo? Chi si aggira con aria sospetta intorno alla mia casa? Chi sei veramente, tu che giri da queste parti?
No. Sono solo innocui fiori di rododendro.



(alla finestra)


giovedì 19 novembre 2015

Vita

Aspettando il prossimo tuono
incontro per caso
bellissimi occhi
(Saito Sanki 1900-1962)





(stato d'animo)