venerdì 20 marzo 2015

Rewind

Sopravvissuto,
sopravvissuto a tutti
Oh quanto freddo!
(Issa 1763-1828)




Quanto sarebbe bello un tasto rewind per andare indietro con le vite delle persone! Poterci cliccare su e seguire passo passo, a ritroso, chi ho davanti.
E, cliccando cliccando, vedere da dove vieni, perché sei scappato, dove ti trovavi, chi erano i tuoi familiari, i tuoi amici, il tuo paese, la tua terra. E vedere cosa ti hanno fatto per farti arrivare in un posto sconosciuto, per farti salire su un barcone, per obbligarti a lasciare l'abbraccio dei tuoi e per farti dimenticare sapori, odori, abitudini. 
Vedere come ci sei arrivato dentro quella tuta da benzinaio che ti sta larga, dentro quelle scarpe che consumi sui nostri marciapiedi per vendere degli affaretti inutili. Sopravvissuto a tutti, che cosa mai hanno sopportato le tue pupille che cercano le nostre ora con aria supplicante o torva, rassegnata o spersa!
E che cosa amavano guardare per sognare.


(Africa a sorpresa)















giovedì 19 marzo 2015

Vento

Vento violento
sospinge nell'oceano
il sole del tramonto
(Sōseki 1867-1916)



"Sparavano. Erano ragazzini" ha detto una sopravvissuta alla strage di Tunisi (qui) luogo che diede vita alla primavera araba del 2010 (leggi qui cosa ne pensa Obama)
Un nuovo terrorismo che sfugge ai canoni che conosciamo. Un terrorismo virale, un vento violento, con focolai e stragi che vengono rivendicati via via su twitter, e con un account che moltiplica i suoi followers.


(Tunisi estate. Vecchia cartolina)

nota
scegliendo l'haiku "giusto" per il post di oggi, ne ho trovato uno di Issa Kobayashi che si collega al vento di Sōseki (su "Guanciale d'erba" QUI) e che metterà in luce un altro aspetto della questione. Appuntamento a domani.








mercoledì 18 marzo 2015

Scelta

Malato
i ciliegi fioriti
tante cose mi ricordano
(Shiki 1867-1902)


In Francia l'Assemblea Nazionale ha approvato la legge sul fine vita e da oggi, per i malati terminali francesi, sarà legale chiedere una sedazione profonda e continua che consenta loro di poter contrastare l'accanimento terapeutico (notizia).
Non aggiungo altro solo che, chi vuole, può leggere quanto scrivevo QUI mesi fa.

(poter scegliere è un diritto)






martedì 17 marzo 2015

Monòpoli

Gioca con me
o passerotto
senza la mamma!
(Issa 1763-1827)




Case e terreni, segnaposto a fiaschetto e mitica candelina, alberghi verdi e casette rosse, tutti di legno come i dadi. Il cartellone da squadernare e ripiegare bene. La carta sottile dei soldi - non abbiamo appreso allora il significato di 'fac simile'? -  e la scatola quadrata pensata così bene, con le vaschette interne per tenerla in ordine. 
E poi quei nomi stranianti di strade che percorrevamo da fermi, e per anni, a Natale o nei pomeriggi noiosi e solitari dell'infanzia, come Viale Magellano, Vicolo Stretto, Corso Raffaello, Via Accademia. E le loro bordature arancio e rosso - che qualche nonno confondeva sempre tra loro - il verde, il giallo fino al sospirato viola del Parco della Vittoria. Il mesto bofonchiare "almeno la Stazione Nord l'ho presa". 
Monòpoli, gioco formativo e profetico, quello dove costruire Milano2-3-4-5 e 6 e mettere "le mani sulla città" era la regola, compie ottanta anni. Auguri!

E l'Italia lo festeggia al meglio!

È di oggi un nuovo enorme caso di corruzione con Rolex a go go & appalti in dono che conta, per ora, 51 indagati e 4 arrestati. Un nuovo "sistema", nuovo di zecca.
Inutile che vi linki la notizia, è su tutti i giornali. 
Auguri Monòpoli.


(IMPREVISTI : "In prigione senza passare dal VIA")


lunedì 16 marzo 2015

David

Notte di neve
c'è della gente
che passa in silenzio
(Issa 1763-1827)



È accaduto tre giorni fa, un fatto violento, quelli da cronaca nera che di solito non leggo, non seguo, tantomeno nelle sugose ricostruzioni televisive.
Eppure eppure, sarinagara sarinagara, come avrebbe detto Issa Kobayashi (qui), eppure...
Eppure non posso non pensarci e non pensare all'esempio dei familiari di David.
David Raggi passava ed è stato sgozzato. Niente Isis, nessun ostaggio, nessun credo assoluto e alternativo, non si vede deserto su questo sfondo. Siamo solo a Terni, un giorno qualsiasi, sotto casa. David passa e un uomo ubriaco lo sgozza con una bottigliata. L'uomo è marocchino, niente permesso, vita criminale, furti e rapine (notizia qui).
Eppure...

"Che mio fratello non diventi il simbolo della lotta all'immigrato, non l'avrebbe mai permesso. Faceva persino volontariato al 118. Era una persona buona con tutti, non accetterebbe che la sua morte servisse a far partire una campagna d'odio contro gli stranieri. Vorrei che lo Stato ci aiutasse ad avere giustizia e non perché è straniero ma perchè ha sbagliato. E chi sbaglia deve pagare."
Leggo che i familiari di David hanno ricevuto una rappresentanza della comunità marocchina, contrita e silenziosa, in casa. 
Ed è questo antico haiku scritto da Issa, tra i monaci zen il genitore che ha più sofferto, con questa sua neve fredda su gente silenziosa dal passo stanco, che copio e incollo qui. Ammirata e commossa.

(Silenzio)