martedì 17 marzo 2015

Monòpoli

Gioca con me
o passerotto
senza la mamma!
(Issa 1763-1827)




Case e terreni, segnaposto a fiaschetto e mitica candelina, alberghi verdi e casette rosse, tutti di legno come i dadi. Il cartellone da squadernare e ripiegare bene. La carta sottile dei soldi - non abbiamo appreso allora il significato di 'fac simile'? -  e la scatola quadrata pensata così bene, con le vaschette interne per tenerla in ordine. 
E poi quei nomi stranianti di strade che percorrevamo da fermi, e per anni, a Natale o nei pomeriggi noiosi e solitari dell'infanzia, come Viale Magellano, Vicolo Stretto, Corso Raffaello, Via Accademia. E le loro bordature arancio e rosso - che qualche nonno confondeva sempre tra loro - il verde, il giallo fino al sospirato viola del Parco della Vittoria. Il mesto bofonchiare "almeno la Stazione Nord l'ho presa". 
Monòpoli, gioco formativo e profetico, quello dove costruire Milano2-3-4-5 e 6 e mettere "le mani sulla città" era la regola, compie ottanta anni. Auguri!

E l'Italia lo festeggia al meglio!

È di oggi un nuovo enorme caso di corruzione con Rolex a go go & appalti in dono che conta, per ora, 51 indagati e 4 arrestati. Un nuovo "sistema", nuovo di zecca.
Inutile che vi linki la notizia, è su tutti i giornali. 
Auguri Monòpoli.


(IMPREVISTI : "In prigione senza passare dal VIA")


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