mercoledì 29 ottobre 2014

Ai mangiatori di cachi

Il caco maturo
nel quale affondo i denti
cola sulla mia barba
(Shiki 1863-1902)




Di Shiki ho parlato più volte. Il monaco che discendeva da una famiglia di samurai e che aveva ereditato la forza dei guerrieri suoi avi e riusciva a piegare l'acciaio della malattia (leggi la storia)Il fine intellettuale conoscitore del cinese, lo studioso di filosofia, il corrispondente di guerra per un giornale, il primo riformatore moderno dello haiku come è oggi inteso. 

Una raccolta di poemi
due cachi
tardi nella notte d'inverno

Rigoroso nella vita come nello studio. Semplicemente "un grande" che, nel mio strano olimpo popolato dai monaci zen che via via conosco sempre un po' meglio, collocherei in alto, in un posto sacro. Shiki è quello a cui rivolgerei preghiere, se ne avessi. Mentre con Issa vorrei passeggiare, con Ryōkan giocare, con Santoka ascoltare i grilli... 
Tornando a Shiki, con il post di oggi rimedio a non aver un po' più diffusamente ricordato la sua unica debolezza: la golosità per i cachi.

Mordendo un caco
suona la campana
del tempio di Hōryū-ji

Facendo la spesa sono incappata nei primi della stagione, troppo duri ma splendidi anche solo da guardare, e che dedico a lui. 
E omaggio così le debolezze umane che ci rendono unici e meravigliosamente imperfetti, indimenticabili piccole divinità per coloro che ci pensano o ci pregano.

Un mangiatore di cachi
che amava gli haiku
così bisognerà ricordarsi di me

(Shiki)






  

martedì 28 ottobre 2014

Buona giornata!

Nemmeno una nuvola
mi tolgo
il cappello di bambù
(Santoka 1882-1940)



Inizio la mia giornata ascoltando, dalla trasmissione Radio3Mondo, che la Primavera araba ha realizzato uno dei suoi sogni: la svolta laica della Tunisia.
Oggi, ben cinque anni dopo la Rivolta dei Gelsomini e nonostante siano molti i giovani tunisini che oggi fiancheggiano il califfato dell'Is, gli exit poll confermano la vittoria di Nidaa Tounes sul partito islamico Ennahdha. 
Alle urne il 60% della popolazione con elezioni pacifiche e ordinate.
Anche se solo per uno Stato, almeno un sogno di quella Primavera oggi si è realizzato!

Respiro l'aria fresca della mia mattina tornata primaverile, "nemmeno una nuvola", mentre la moka fa il suo lavoro. Buona giornata!















lunedì 27 ottobre 2014

Vorrei scendere

E dentro agli occhi
formiche formiche formiche
formiche formiche
(Kakio Tomizawa 1902-1962)



Eccone un'altra! Mi riferisco a quel tipo di notizia che ti fa sgranare gli occhi, quella che ti rileggi per capire... se hai capito bene. Quella da "formiche" nelle pupille.
"Bus separati per i Rom?" - penso tra me e me - "Quindi i casini accadono non solo sugli autobus romani (post QUI) ma anche nella periferia torinese...".
Continuo nella lettura della notizia (qui) e capisco che, poichè i borseggi erano troppi, la società dei trasporti del comune di Borgaro che fa? Decide di saltare la fermata nei pressi del campo Rom, da dove passava, sdoppiandola: d'ora in avanti ci saranno un autobus che salta la fermata e che sarà frequentato da cittadini non rom e integrati, e un altro autobus che sarà esclusivamente per "loro".
Gran trovata. Nel mondo delle soluzioni possibili, proprio questa? Dove finiscono esempio, integrazione, eventuali (e sacrosante) sanzioni? Dove finiscono convivenza, condivisione, tolleranza? Ai margini, nei ghetti o nelle discariche della cosiddetta "società civile".

Vorrei scendere.


(Interno senza titolo #)



Questo lavoro dell'artista Lucia Veronesi (guarda il sito), che da tempo lavora sul tema dell'accumulo, mi sembra la perfetta didascalia fotografica al post di oggi. Veronesi usa la tecnica del collage, sperimenta pittura e video arte e ha ideato una serie di wunderkammern dove, con minuscoli ritagli di riviste e giornali, ricrea disorientamento e disordine in una personale  "cattività".
Una serie di piccole, e portatili, discariche affettive che vi invito a conoscere.












venerdì 24 ottobre 2014

Piccolo spazio pubblicità

Il fumo del te
i rami del salice
tremano insieme
(Issa 1763) 


Ti piace il DAILYHAIKU? Fammelo capire! 
Ecco come: cliccare sulla iconcina rossa google + inserirmi nelle tue cerchie, via FB o iscrivendoti alla mailing list in alto a destra sull'homepage del mio blog. Riceverai ogni giorno il DAILYHAIKU nella tua casella di posta. E io capisco che ti piace!



(io)

DAILYHAIKU. Uno haiku della tradizione classica giapponese a commento della notizia del giorno per un calendario poetico aggiornato e attuale. 

Ciao e grazie S.

Pomodori

Schiarita dopo l'acquazzone serale
mi ristoro
in un campo di pomodori
(Santoka 1882-1940)



Oggi non parliamo delle specie di pomodori da salvaguardare. Il datterino, il ciliegino, il san marzano, il pachino DOC o DOCG - più o meno slow, più o meno food - mi interessano poco. 
E purtroppo non troveremo "ristoro" alcuno, come invece accade nella bucolica e gioiosa immagine di Santoka, dalla notizia di oggi.

L'Italia è il Paese dove si mangia meglio, dove il made in Italy si serve a tavola e con il copyright della dieta mediterranea, ma è anche il Paese che non vuole "vedere" quello che ha nel piatto. 
A Km0 c'è la terra dei fuochi (ricordate la lotta di Don Maurizio Patriciello?) e, un po' più giù, le campagne del ragusano, dove da qualche anno si consuma un vero e proprio scempio umano. Leggendo questo reportage (qui) potete documentarvi e allibire: ci sono un migliaio di donne rumene tra i venti e quarantanni che, lavorando come braccianti per 11 ore al giorno, vengono regolarmente sfruttate sessualmente . 
Anche qui, in queste campagne siciliane, la società civile si stringe intorno a un sacerdote in lotta, Don Beniamino Sacco, la cui testimonianza ci parla di soprusi, prostituzione, festini agricoli, aborti e schiavitù. 
Nessuna "schiarita" all'orizzonte.


(tricolore)