Fu in una casa rossa:
la Casa Cantoniera.
Mi ci trovai una sera
di tenebra, e pareva scossa
la mente da un transitare
continuo come il mare.
Sentivo foglie secche,
nel buio, scricchiolare.
Attraversando le stecche
delle persiane, del mare
avevano la luminescenza
scheletri di luci rare.
Erano lampi erranti
d'ammotorati viandanti.
frusciavano in me l' idea
che fosse il passaggio d' Enea
(da "Il passaggio di Enea" di Giorgio Caproni)
In questi giorni di caldo torrido cerco di muovermi il meno possibile. Aspetto. Aspetto che qualcosa si manifesti.
L'arcobaleno sul ponte appena ricostruito a Genova, per esempio, un augurio, una preghiera laica, cosa meglio di un arcobaleno avrebbe potuto segnalare una rinascita?
Nel caldo ne appare un secondo, questa volta è un bimbo di otto anni. Siamo in spiaggia, in maremma, il piccolo cerca di fermare il padre che sta aggredendo un ragazzo senegalese.
E poi un terzo, a Roma, quando la sindaca si oppone fermamente alla costruzione di un museo sul fascismo.
Sono arcobaleni molto diversi, di una specie rara, ma come i "classici" fanno sognare, sperare in qualcosa di meglio. Per tutti noi.
(colori nell'afa) |