Nell'ampolla dei medicinali
un ramo
del pruno fiorito
(Shiki 1867-1902)
Masaoka Shiki, la cui breve vita può misurarsi in tatami, quelli della piccola stanza dove era costretto a letto. Morì a trentacinque anni dopo aver raccontato l'amore per la vita nelle sue espressioni piu' umili e scontate, come quel fiore dentro un’ampolla.
Shiki componeva in forma di haiku la sua lotta contro la malattia e la sua voglia di vivere, il suo addio alla vita e la sua rabbia.
Nella malattia il poeta torna samurai - era difatti figlio di un samurai - e i suoi haiku testimoniano quella tensione marziale tra la vita e la morte, tra l'abbattimento e la rinascita. E mentre il suo orizzonte si restringeva sempre di più su cose piccole - una mosca, un paravento, una pentola - il suo distacco filosofico aumentava. Un grande intellettuale che però voleva essere ricordato così, come lui stesso scrive:
Un mangiatore di cachi
che amava gli haiku
così bisognerà ricordarsi di me
Dobbiamo a Shiki la rinascita di questa forma poetica minuscola e infinita allo stesso tempo. W Shiki!
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