martedì 21 gennaio 2025

Neve e haiku


C'ero soltanto.
C'ero. Intorno
cadeva la neve
(Issa 1763-1828)

Trump il giorno dopo ovvero svegliarsi in un film di Robert Zemeckis, quello di Ritorno al futuro e di Chi ha incastrato Roger Rabbit. Quello di Here.
La colonna sonora dei Village People, il passo flessuoso (ed etero! mi raccomando!) della moglie del presidente col ciuffo, e il riccone globale, anzi cosmico, con la faccia che sembra un capolavoro dell’AI e che fa il braccio teso, gladiatore di un circo digitale che nessuno capisce poi così bene. Intorno a noi guerre, fiumi secchi, gente infilzata nel filo spinato. Dove siamo? Lascio la parola a Issa Kobayashi che si esprime con gli haiku ed è capace di fissare il momento. 

Cade la neve e la guardo. E se non cade l’aspetto, che magari prima o poi nevicherà. Amo questo tempo di freddo e tepore, e togliermi il cappello.
Esserci “nel” momento, essere “quel” momento. Issa c’era. Con i miei modesti mezzi, lo seguo. 

                                             (Cappellini)






2 commenti:

  1. Esserci , sentirsi interi nella propria umanità, il cuore, la coscienza, il proprio io senza interferenze. La purezza della neve come un sipario

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  2. Amo queste tue sintesi. Commenti, foto, haiku. Sobri e intensi
    Non sono capace di aggiungere un Mi piace. Forse dovrei registrarmi in qualche modo, non so come
    Grazie di questi pensieri che mi dicono che non sono sola
    Rossana

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