venerdì 22 aprile 2022

Quiete
in veranda
forbici e peonie

(Sōseki 1867-1916)


Cerco questo in giro. Da sotto il casco, cerco la quiete altrui per farla mia. Al semaforo tiro su lo sguardo verso un terrazzino curato, la fila dei vasi fioriti, l’incannucciata di foglie, il tavolino. Mi si attacca un pezzetto di quiete addosso in questa Roma spettinata da un vento afoso, e un altro ancora, magari alla prossima sosta dopo il viadotto, risalendo la collina di palazzine. Le cerco anche camminando le terrazze quiete, pensando ad altro mi scopro nella mia investigazione segreta. Che qualcuno si affacci e incroci il mio sguardo. Il sorriso di chi non conosco vale una peonia.




2 commenti:

  1. Come me che guardando dentro finestre illuminate, tende scostate,immagino sempre vite serene,
    Armonia casalinga...Amsterdam era un sollucchero,potevo guardare fino ai giardini di dietro e mi faceva bene impicciarmi di fiori nelle brocche e gatti al sole..

    RispondiElimina

  2. Caduto il fiore
    Resiste l'immagine
    Della peonia
    ( buson..)

    RispondiElimina