domenica 21 marzo 2021

Giornata della poesia (per me)

 ...già, i suoi capelli bruni

"belli come le chiome di Lauretta
la donna benedetta"...

Stanze, aure, ore, aurore, fresche correnti
di Valle Chiusa, verdi erbe obbedienti
all'acqua dolce che vi sparge a onde
spiegando vostra morbida lunghezza
come libere ai venti,
allori, pruni,      elci, ginestre, fronde,
per lucentezza,     dove non colore,
chiare improvvisamente,
forte subito chiome, viso, amore.
("Leggendo in treno poesie" di Alessandro Fo)



Leggere una poesia è come mettere un piede in fallo. La poesia è il buco lasciato scoperto dal sampietrino che manca, il bordo a ricciolo di un tappeto persiano, il tacco che parte e la storta che prendi. La poesia è così, ti fa inciampare, ma poi, quando ti rialzi, quando hai scosso lo sbaffo di polvere sui pantaloni e ti sei aggiustato di nuovo gli occhiali sul naso, ti viene da sorridere, e gli angoli delle labbra si piegano all'insù come per dire: sono qui, sto bene, non vi preoccupate, tutto ok. Erano parole, stai pensando, solo parole che mi hanno fatto perdere l'equilibrio.      


(poesia)

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