mercoledì 28 agosto 2019

Profumo gozzaniano


Il profumo di glicine dissìpi
l’odor di muffa e di cotogna. Sotto
la viva luce palpiti il salotto!
E il mio sogno riveda i suoi princìpi

nei frutti d’alabastro sugli stipi - 
martirio un tempo del fanciullo ghiotto -
nei fiori finti, nello specchio rotto,
nelle sembianze dei dagherottipi.

O casa fra l’agreste e il gentilizio,
coronata di glicini leggiadre, 
o in mezzo ai campi dolce romitaggio!

Fu bene in te, che, immune d’artifizio,
serenamente il padre di mio padre
visse la vita d’un antico saggio!
(Guido Gozzano da "La via del rifugio")



Conto gli anni con i profumi. Quello della colonia 4711 della mia bisnonna, la fragranza di agrumi nella camera a Napoli, lei vecchissima che scioglieva la crocchia bianca e si pettinava. Lo specchio e la toletta, e quei capelli lunghi che mi facevano impressione così sciolti sulle spalle, non avevano senso per me bambina.
Poi ci furono le saponette alla lavanda di mio nonno nel cassetto dell'armadio. Le cifre sulla camicia, GDM e, tra i golf, la canfora in palline e l'odore di appena stirato. Quello del Foille e del Prep che spalmavo con dovizia infantile sulla bua e guarivo sempre. Il profumo di mia madre che lasciava la scia, eau de parfum si chiamava, sapeva di cappotto morbido, e del dopobarba di mio padre che era uguale ai mille altri sullo scaffale del supermercato, eppure era solo suo quel fresco di guance umide dopo la rasatura... 
Non uso profumi ma amo le saponette e quella colonia col numero sull'etichetta. Torno laggiù, indietro nel tempo, come un genio distratto che si sbaglia e che entra nella boccetta magica invece di uscirne. 


(casa fra l’agreste e il gentilizio)


    

1 commento:

  1. Ogni segnale portato a Coscienza:senzazione_ sentire_coscienza,da un senso di allargamento così come il torace si dilata in una profonda inspirazione.
    Molti segnali mi derivano da laggiù,tutto deriva da laggiù.
    Grazie Susanna
    Bellissima la poesia di Gozzano

    RispondiElimina