Senti, m'informò l'anima,
Scriviamo per il corpo (siamo infatti una cosa), versi tali,
Che, dopo morte, dovessi invisibil tornare,
O, più tardi, più tardi, in altre sfere,
A un gruppo di compagni i miei canti riprendere,
(In accordo con suono, alberi, venti della terra, tumulto delle onde),
Possa con soddisfatto sorriso continuare,
A sempre riconoscere miei questi versi – come, qui ed ora, per la prima volta,
Firmando per anima e corpo, il nome mio v'appongo (...)
(Da "Foglie d'erba" di Walt Whitman)
Festeggio il padre della poesia americana, e del verso libero, nato oggi come duecento anni fa, con l'incipit di "Foglie d'erba". La raccolta l'ho trovata sopra una bancarella dell'usato, per pochi euro è diventata mia. Non è un'edizione rara ma ha una dedica amorosa.
L'acquisto di un libro usato è un sottovalutato gesto poetico - chissà chi lo ha letto, chi l'ha sottolineato? - ed è passaggio di sentimenti, di aspettative, di pensieri. Dino Campana, quando s'imbarcò verso l'Argentina, in valigia aveva "Foglie d'erba" e poco altro; il suo "fratello" giapponese, l'haijin Santōka, nato e morto negli stessi anni e vittima di disperazioni simili a quelle del poeta di Marradi, si sarebbe riconosciuto nell'accordo con suono, alberi, venti della terra, tumulto delle onde e negli anni venti del secolo. Viaggiando in solitudine per il Giappone e vivendo di elemosine, un giorno avrebbe composto questo haiku:
Erba verde -
Torno
a piedi scalzi
Leggere porta altrove, si sa e fa anche tornare a piedi scalzi quando ci si imbatte in un grande autore. E il libro usato è come se tra le pagine nascondesse vite e sentimenti di cui è ancora possibile avvertire il palpito.
(con amore) |
Se un giorno una turista troverà tra le rovine di New York una copia di Leaves of Grass,e la raccoglierà e ne leggerà qualche riga,potrà dire tra sé e sé:"Quant'è americano!Se quest'uomo e la sua nazione non fossero esistiti,sarebbe stato impossibili immaginarli".
RispondiEliminaRandall Jarrell