II
Quanto mai verde dorme
sotto questo verde
e quanto nihil sotto
questo ricchissimo
nihil?
Ti sottrai, ahi, ai nomi
pur avendo forse un nome
e pur sapendone
qualcosa?
Ma chissà quanta pioggia
dorme sotto questa debolissima
sovraconfidente
pioggia
chissà quanto lustro
del grigiore, quanto
invito a scivolìo del verde
fanno altro caso
altro genere
consumano le ultime
lanugini degli occhi
e
degli orecchini e
«Stenti ma inorecchiti...»
«Qui approvai la più rapita carta»
«Prova su prova
-verde
rischi fittissimi pioggia»
«Qui dove pensai di pensare
e di afferrare e sbilanciare
come Da un’altezza
nuova»
(Non si sa quanto verde... , da Meteo di Andrea Zanzotto)
E sotto queste buche, dentro, nell'asfalto romano, cosa c'è?
Me lo chiedo ogni volta, sia quando le schivo sia quando non riesco a evitarle finendoci dentro, ora una ruota ora un cerchione. Tu-tump e riemergo, l'adrenalina addosso e nessuna risposta.
«Qui dove pensai di pensare
e di afferrare e sbilanciare
come Da un’altezza nuova»
Speleologa mio malgrado, olimpionica sopravvissuta, cavallerizza senza coraggio.
Sto sognando un manto stradale liscio, privo di rattoppi o frantumi, senza screpolature e senza ulcerazioni mentre ne intravedo un'altra. Questa volta è di quelle lunghe lunghe, bordo strada. Mimetiche, quanto invito a scivolìo del verde. Con la pioggia le più infide.
(mazzetta) |
Buche , voragini ...situazione assurda quanto irreale .
RispondiEliminadalla bellissima poesia di A.Z. a un verso della poesia "Voci TEMPESTATE "
di M.Gualtieri
E' terra la sostanza del mio dire
e terra di quella calpestata
e terra secca spaccata nel suo buco
e terra conquistata da una terra
invisibile che fa impasto d'amore.
grazie cara Susanna