venerdì 12 gennaio 2018

Da Céline al Foro Italico


Nascono i bei pensieri sopra i ponti
e sempre ci si ferma sopra i ponti
per contenere quell’atomo di grazia
sospeso in equilibrio
tra gravità di sponde e cieca corsa d’acqua.
Ti darò appuntamento sopra un ponte,
in questa mezza terra di nessuno.
 ("Ponti" di Patrizia Cavalli)


La Roma dell'architettura fascista, quella che attraverso ogni giorno. 
Tutti quei grugni, identici l'uno all'altro sotto l'elmo, sbalzati nei rilievi di marmo che ornano l’entrata al ponte, mi sorprendono ogni volta. Davanti a me l'obelisco con la scritta DVX dove qualcuno si fa la foto ricordo: da star male ogni volta. E' la Roma littoria quella che fendo in motorino, sempre in cerca del mio atomo di grazia.
Attraverso il ponte per raggiungere la redazione. 
Potrebbe essere proprio questo il tema della nostra apertura? Un panorama urbano che celebra il ventennio, oggi, ma che significato assume? 
E la lettura di un grande del novecento come Céline - il suo editore francese Gallimard "sospende" la ripubblicazione degli scritti antisemiti - è, in qualche modo, legata a quello che vedo ogni giorno da sotto il casco? (QUI)
Come mai i razzismi, i leghismi, i saluti romani, i muri non ci sorprendono, non ci indignano?
Se si digita Céline, le prime occorrenze riguardano la pop star Celine Dion, forse bisogna rifletterci su.


(viaggio al termine della notte)



2 commenti:

  1. Io non ho capito la cosa del submit, ma forse anche perché ti leggo solo da telefono e solo da FB...???
    Comunque condivido

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  2. Mi chiedo ogni giorno , come si puo' far finta di niente, tutto orribilmente continua come se certe dichiarazioni e notizie non giungessero affatto alle orecchie di tanta gente voltata dall'altra parte a fingere che tutto vada bene ; si accettano offese, si affondano le nefandezze, niente piu' li scuote.
    SI SEMINA LA PAURA E " LA PAURA RESTRINGE L'ORIZZONTE A UN MIRINO E
    DIVORA L'ANIMA IN UN BOCCONE " M.L.
    Annunziata

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