Desolazione invernale-
nel mondo monocromo
il rumore del vento
(Bashō 1644-1694)
In nome della sicurezza hanno trovato posto i sermoni della Le Pen, le foto ai migranti di Salvini e il cipiglio di Trump.
In nome della sicurezza abbiamo costruito, recintato. Ma anche demolito e spianato.
In nome della sicurezza abbiamo istallato telecamere, circuiti chiusi, fotografato e intercettato.
In nome della sicurezza vogliamo il cartello con il divieto d'accesso, le grate alle finestre e il video citofono. E il porto d'armi.
In nome della sicurezza siamo diventati aggressivi.
In nome della sicurezza se qualcuno ci chiede un'informazione stradale, sobbalziamo. E tiriamo dritto, non gliela diamo.
In nome della sicurezza a Santa Maria Maggiore o all'aeroporto è uguale.
E, secondo me, è sempre in nome della sicurezza che è scattata questa maledetta crociata contro i vaccini che ci sorprende, nel suo virale contagio, timorosi, sospettosi. Siamo una milizia sempre connessa e sempre più ignorante.
Le conseguenze le elencheremo, tutte, tra qualche anno (Notizia QUI)
(Porta aperta) |
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