Anche nella capitale
ne ho nostalgia.
Ecco il cuculo.
(Bashō 1644-1694)
In attesa di un autobus che non arriva leggo lo slogan di un candidato-sindaco che guarda verso il sole mentre, contro luce, io scatto la mia foto.
"Roma/torna/Roma", una frase oscura come questo haiku. E a quale Roma si riferirà questo misterioso motto palindromo di Giachetti? Roma, da dove torni e, soprattutto, dove vai? E, anche nella capitale, di cosa sente nostalgia, Bashō?
Nell'attesa, canticchio mezzo "Rimmel" di De Gregori e, quando arrivo a "Buonanotte fiorellino", arriva anche il mio 32.
Tra una Roma che torna e il 32 che arriva, ci sono io. Sono sospesa nell'aria primaverile, non ci voglio pensare. E sto così, a inghiottire tutta la nostalgia per una città che non ho mai avuto il piacere di vivere.
Salgo, trovo un posto libero e un vicino sconosciuto mi sorride, mi siedo e apro un libro di tanti anni fa di Marco Lodoli, "Grande Raccordo".
E inizio a leggerlo una volta ancora.
(Fermata Giachetti)) |
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