giovedì 17 dicembre 2015

Privacy

Vedo la neve cadere
attraverso un foro
nello shoji
(Shiki 1867-1902)



"Tartarooooo! Tartaro Susannaaaaaa! E' lei? Si accomodi per la TAAAAAC in fondo a destraaaaa!"

"Tartaroooo Susannaaaa nata a Roma il 26 maggio 1966, è lei? Separataaaaa, divorziataaaa? Di qua, prenda il numerino, grazie"

"Tartaro Susanna, prego si accomodi. Allora vediamo se ha le condizioni per stipulare un mutuo presso la nostra Banca, prego."

"Allora lei è Tartaro Susanna, giusto? Giusto. E vuole cambiare residenza, giusto? Giusto. "

Queste quattro frasi mi sono state indirizzate, a tutto volume, in barba non dico alla privacy ma anche ai decibel sopportabili da orecchio umano. Al loro proferire, commenti, sorrisi di circostanza, consigli e amenità varie sull'esame diagnostico di una cugina purtroppo ormai deceduta, sulla rata scaduta o, peggio mi sento, sul governo e sugli extracommunitarichecerubbeno il lavoro, il presepe e pure la sicurezzalimorté. 

Ho letto da qualche parte che un solerte preside ha vietato l'uso della telecamara per riprendere l'annuale recita natalizia degli scolari per tutelarne la privacy.
Mi sembra l'esempio lampante di quello che succede in questa nostra società un po' strabica: da una parte, vigiliamo scrupolosissimi su potenziali traumi infantili da recita ripresa con il telefonino e perdiamo ore a compilare moduli, da decodificare, che dovrebbero tutelare il nostro anonimato. 
Dall'altra, veniamo invasi da spam che sa tutto di noi (dagli hobby ai gusti sessuali), da cookies che si attaccano come mignatte e ci propongono dio sa cosa, e telefoniamo pure. Già. Perché solo telefonando si può risalire a chi siamo, con chi parliamo, dove ci troviamo e che numero di piede abbiamo.
Quindi?
Quindi ho capito che non mi interessa tutelare il mio anonimato a oltranza. Mi arrendo alle file romane dove tutti sapranno tutto di me. E mi tufferò volentieri in questi grovigli umani senza forma dove ognuno dice la sua sui casi tuoi e suoi.

E se qualcuno mi osserverà attraverso un foro nello shoji (paravento)... me ne sbatterò altamente. 
Non ho niente da nascondere.

PS
"Gli esami diagnostici?" 
"Tutto bene, grazie. Alla prossima, e in bocca al lupo!"


(agorà)








1 commento:

  1. Grazie Susanna per questi piccoli saggi versi che condensano
    esperienze di vita.
    Ti mando gli auguri più cari

    Ariella
    Monfalcone

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