sul cavallo
un'ombra di gelo
(Bashō 1644-1694)
Ripenso al discorso di fine anno di Giorgio Napolitano.
Tra le tante cose, oltre ai prevedibili riferimenti ora all'economia, ora ad alcuni uomini di grande valore, dice: "ho il dovere di non sottovalutare i segni dell'affaticamento e le incognite che essi racchiudono, e dunque di non esitare a trarne le conseguenze (...)" eccetera eccetera.
Le incognite.
Rimugino ancora su questa parola che ha donato una screziatura privata e umana a un discorso pubblico - dieci milioni di persone in ascolto - pronunciata sommessamente con un tratto, consueto, di signorilità.
E con assoluta, e grande, semplicità.
(Calendario. Sotto casa.) |
Nessun commento:
Posta un commento