salta nel buio -
l'amore dei gatti
(Issa 1763-1828)
Vorrei chiedere al fisico teorico più alla moda, l'americano di origine giapponese Michio Kaku - già dal nome un po' micesco! - insigne studioso della teoria delle stringhe che, un paio di giorni fa, ha rilasciato un'intervista sulle nostre potenzialità cognitive (vi dico solo che avremo internet nelle lenti a contatto, leggi qui), ecco vorrei chiedergli:
"Dottor Michio, i gattini resisteranno come moda-web... all'infinito?"
A giudicare dal fatto che google sta allestendo qualcosa che mappi i gatti nel mondo, e che Michio non credo legga il DAILYHAIKU per potermi rispondere, azzarderei un sì.
Ma è il perchè di tanta attenzione nei secoli che rimane un mistero. Il mistero.
Senza scomodare fisici, etnoantropologi, streghe e maligno, anche noi, più modestamente, sappiamo che il gatto affascina. Da quello nelle tombe dei faraoni al micio in foto su FB, musicale (Cat Power o Cat Stevens), o letterario (Sōseki, Murakami, Kipling, Poe...), non esiste forma animale con più appeal e, quindi, con più likes.
Se io ne subisco il fascino?
Direi che i maneki neko (qui) sparsi nei negozi e ristoranti di tutto il mondo, che salutano imperterriti - e all'infinito - vicino alla cassa, sono i miei preferiti.
Miaooo...