vado a giocare con i bambini.
Porto due o tre palle nelle mie tasche;
sono un uomo inutile, ma felice,
in questa pace primaverile.
(Ryōkan 1758-1831)
Quando la tua città è messa sotto scacco dai tifosi e il tuo Paese non trova la soluzione per fronteggiarli, non rimane molto da fare. L'unica è rileggermi questo waka di Ryōkan e fare qui un elogio della mitezza. Qualunquismo in formato zen? No. Unica via percorribile.
(1 a 0. Partitella sulla spiaggia di Fregene. Li amo.) |
PS
Il post "aneto e ricordi" lo rimando a domani. Vi aspetto!
La contemplazione è figlia della disfatta.La mitezza pare sorreggerci, funambolo impossibile.La condivisione
RispondiEliminagiusto, è la mitezza, la desistenza.Sinceri saluti Mauro Pierno.