del paese natio,
contemplo la luna.
(Issa 1763-1827)
L'altra sera guardando Blob (il mio rito quotidiano) osservavo disgustata un giornalista, famosissimo re dello share televisivo e autore di bestseller a go go, in plateale deliquio per la sua squadra del cuore - Toro o Juve, non ricordo - che aveva perso.
Apparecchiando la tavola (il rito di Blob lo prevede) riflettevo su che bel mondo sarebbe quello dove l'intellettuale o il politico di turno, per protesta a quanto succede negli stadi, si astenesse dal frequentarli e smettesse di parlare di calcio in pubblico. E cantasse, invece che le gesta della squadra, le montagne del paese natio, per dire...
Ignorare il calcio e parlare d'altro come scelta di campo - appunto- per protestare simbolicamente contro razzismi, violenze e illegalità. E la faremmo finita anche con questa ricerca di consenso a tutti costi ramazzato nel bacino più melmoso, oscuro e vergognoso che esista!
Una pratica semplice ma difficilissima. In puro stile zen. Che ne pensate?
Aggiungo che, tanto per cambiare ancora ieri pomeriggio, durante gli allenamenti a Coverciano, hanno intonato cori razzisti contro Balottelli.
(Ieri pomeriggio. Milizia calcistica di fronte allo Stadio Olimpico) |
Date anche un'occhiata QUI, QUI e QUI. Ciao e a domani!
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