L'uno nell'altro si specchiano
i verdi smaglianti
di due colline gemelle
(Mukai Kyorai 1651-1703)
Sono sette gli atleti dichiaratamente gay alle Olimpiadi invernali di Sochi dove la neve (pochissima!) non riesce a coprire la magagna delle discriminazioni sessuali. E mentre la medaglia d'oro per il pattinaggio sul ghiaccio Ireen Wust bacia la sua compagna sul podio, cadono fiocchi artificiali sulle piste. In rete ci si mobilita e questo spot, di cui suggerirei la visione anche ai pubblicitari dei vari mulinibianchibarilla, gira già da un paio di giorni.
E' uno spot furbo. La bellezza dei corpi esibita nella pubblicità si può solo guardare. Per buona parte degli uomini eterosessuali che guardano lo spot, un finale lesbico è molto più gratificante di un finale in cui la bella bacia un altro uomo. Niente di strano, in fondo: uno spot deve vendere. Dispiace pensare, però, che in Russia, anche negli anni 90, maggiori libertà e diritti siano arrivati dopo i marchi di fabbrica occidentali e la loro ideologia.
RispondiEliminaBarilla deve affrettarsi.
Buona settimana!
è vero, super furbo. ma sempre meglio di quelle famiglie imbalsamate e sorridenti che ci toccano introno alle 20. concordo anche sulla gratificazione maschile del finale, però un bel bacio così spiattellato male non fa.
RispondiEliminaciao e grazie di seguirmi con così tanta attenzione! bello!