lunedì 31 dicembre 2018

Auguri di Capodanno


Notte di neve
c'è della gente
che passa in silenzio
(Issa 1763-1827)

Riuscire a immaginare il rumore dei passi che scricchiolano sulla neve fresca. Questo il mio augurio, ispirato da Issa Kobayashi, l'haijn delle piccole felicità nonostante tutto il freddo che sentiva dentro, nonostante tutto quello che accade fuori. 
Buon 2019 (e buon ascolto)!











giovedì 27 dicembre 2018

Ozio festivo


Dal buio
salta nel buio -
l'amore dei gatti
(Issa 1763-1827)

Amo i cani e i gatti perché fanno cose che non so fare. Ad esempio sbadigliare con la lingua a ricciolo.


(l'amore dei cani)

lunedì 24 dicembre 2018

Regali di Natale


a G.
Per Natale ti faccio i seguenti regali due punti
caramelle svizzere per quando hai la tosse forte da far paura
che non mangerai mai
filtri per quando fumi che butterai dalla finestra
un bicchiere piccolo per bere di meno figuriamoci
dei gettoni per telefonarmi una sera da un bar
una bugia di terracotta per quando avremo buio
una piccola spada perché sei il mio amore pericoloso
e poi anche un pezzetto di me quale vuoi?
("Regali di Natale" di Vivian Lamarque)

Ecco il nostro tavolo, l'ultimo libero sotto il fungo incandescente. Nonostante il freddo gli avventori non mancano, uno spritz con le patatine, in piazza, a dicembre, è come esprimere un desiderio. 
Sedute ci sono tre ragazze, il cagnone nero di una di loro sfiora col muso gli stivali della padrona e ogni tanto muove la coda come a voler spazzolare un po' il mondo, come a togliergli un pelucchio. Una zingarella si aggira tra i tavoli, chiede qualcosa da mangiare così, come a caso, a chi le capita a tiro, con la solita aria tra il supplice e lo strafottente. La ragazza, quella del cane, sento che le dice "scegli quello che vuoi". E si alza dalla sedia - il cane intanto ha sollevato un orecchio - il tagliere in una mano, e nell'altra la sigaretta, glielo offre. Poi attende che lei si scelga qualcosa, senza fretta, quello che più le piace. Immaginate la scena: non le ha dato del cibo, ha fatto di meglio, glielo ha offerto, e con un gesto franco, orizzontale, da me a te, come disegnando nell'aria una linea dritta. La mendicante prende qualcosa e sparisce, il cane sbadiglia, la ragazza si sceglie un panino fra quelli rimasti, alza il bicchiere verso le amiche e sorride. Fine della mia carola di Natale.
Morale? A me piace la bontà, vorrei tornasse di moda. 


(Albero di Natale)

sabato 22 dicembre 2018

Lucette natalizie


Dentro la fiamma
si sposta un'altra fiamma
- siamo in dicembre
(Momoko Kuroda 1938)



Stella bellissima, poggiata alla finestra così la vedo da giù quando rientro, ghirlanda di led in stile Bollywood e voi, lucine appese in giro per casa ovunque, attaccate con lo scotch sullo scaffale e che vi accendete e spegnete, e gli occhi fanno una strana ginnastica, micro-trasformatori made in china, minuscoli coreografi di allegri movimenti luminosi sulle pareti quando scatta il timer, tutti voi che allietate queste giornate di feste e malinconie casalinghe, vi amo.



(ON/off)

venerdì 21 dicembre 2018

Andrea Pinketts



Dent la paròla vèrta mí me pèrdi,
deventi i ròbb del mund, l’aria che passa,
quèla parola che sta dedré de l’aria
e se fa ciara aj ögg che stan nel temp,
e se mí parli sù no chi l’è ‘l parlà,
l’è ‘l vent che parla cul mè d’un sentiment,
ché nient se fa del nient e nel pensà
la vûs che mí me ciama me vègn dent.

Dentro la parola aperta io mi perdo,
divento le cose del mondo, l’aria che passa,
quella parola che sta dietro l’aria
e si fa chiara agli occhi che stanno nel tempo,
e se io parlo non so chi è il parlare,
è il vento che si dice col mio sentimento,
poiché niente si fa dal niente e nel pensare
la voce che mi chiama mi viene dentro. 
(da "Isman" di Franco Loi)



Andrea Pinketts lo conoscevo al massimo per qualche ospitata televisiva, lo immaginavo in quell'arcobaleno, ogni giorno più sfumato, che è il racconto degli anni ottanta. Sembrava il personaggio di una Milano un po' rotta e un po' glam, quella con la voce roca di alcol e vizio, quella delle televisioni, Francesco Salvi a canalecinque e Tommaso Labranca. Giacche sgargianti, cravattino e sguardo triste. 


(dedré de l’aria