mercoledì 31 agosto 2016

lunedì 29 agosto 2016

Labranca

Il mio naso che cola - 
solo sulla punta
l'ultima luce della sera
(Akutagawa 1892-1927)


Tagliente come questo haiku di Akutagawa.
Della scomparsa di Tommaso Labranca l'ho appreso da FB, fatto che non lo stupirebbe (ho avvisato in redazione, l'abbiamo ricordato in onda) e un po' lo disgusterebbe.
Cantore di anni dopati e fluo, eccelso mischiatore di tutto e tutti, di alto e di basso, non saprà mai quanto mi dispiace. 
Un giorno lo avvicinai come farebbe una fan scatenata, una coatta fissata di Michael Jackson o di Baglioni - il mio lavoro ha anche questo di bello, sì, posso fare la fan - e lo investii con tutti i complimenti possibili sul suo romanzo 78.08. appena uscito. Laurapalmer di nome, attaccato, e Antonio Maniero, come dimenticarli!?
Con 78.08 - che titolo, ma esiste un titolo meno seduttivo per un lettore di questo? - ti ho amato, Labranca. E sono risalita, da quella memorabile febbre del sabato sera che raccontava nel suo romanzo, a ritroso, agli altri tuoi libri. Memorabile il saggio sul neo-proletariato, storia di una classe sociale trasversale, che da Marx è passata a Max (Pezzali) in un colpo, la stessa che, anni più tardi, Walter Siti avrebbe raccontato nei suoi romanzi.

Ricordo Labranca seduto sulla poltroncina bianca di Fazio, era dopo il grande successo di "Anima mia", un'intervista in occasione di quel 78.08 appena uscito che citavo. Il conduttore sembrava lo temesse, probabile che tutto quel suo "essere Labranca" estraneo da qualsiasi ovvietà, lo patisse, perlomeno così mi sembrò. Anche Labranca mi appariva a disagio. 
Mi fa tanta tristezza che non ci sia più. E aggiungo, quasi per contrasto, che gli devo le uniche risate a sganascio che mi sono fatta nella mia vita leggendo qualcosa. 











venerdì 26 agosto 2016

Tempo

Il suono delle onde -
ora distante, ora vicino:
quanto tempo mi rimane da vivere?
(Santōka 1882-1940)


Cerco tra gli haiku di Santōka la mia sensazione, cerco nei suoi pensieri il mio.

Il terremoto ribalta il tempo. Gli orologi si sono fermati su quell'ora tragica e diventano l'icona del dramma, i due minuti e mezzo di scosse sembrano lunghi intere giornate, attoniti ci chiediamo quanti giorni mai sono passati?
E, sopra tutte le domande, la più difficile: quanto tempo, quanto tempo ci vorrà per ricostruire la serenità di quel bambino, unico sopravvissuto alla sua famiglia, per puntellare quella madre disperata, per restaurare nella testa giorni felici e per sostenere, consolidare, rafforzare gli animi spezzati come travi crollate? 


(Alba o tramonto)








giovedì 25 agosto 2016

Terremoto

I colori escono in cielo e svaniscono
bolle di sapone
tra le macerie.
(Kaneko Tōta 1919)


Mercoledi ore 3.34.
Vite, arte, ricordi, luoghi, svaniti nel nulla come bolle di sapone ci dice Tōta dal Giappone, terra di terremoti. Fragilità, colori che vanno via.
Attoniti, noi guardiamo le macerie.

(RIP)

martedì 23 agosto 2016

Pini piccoli (dailyhaiku d'estate)

Monti lungo la costa -
tra i pini piccoli
acque di primavera
(Takai Kito 1741-1789)

Come se Takai Kito fosse stato qui. È esattamente quello che si vede da Barcola ed così esotico per il mio sguardo abituato al mare di sabbia, a quello con la macchia mediterranea rasoterra e argentea. Qui le conifere, tante, a migliaia, arrivano fino a lambire il mare di Trieste, solo una strada che corre lungo la costa, riesce a dividere il verde dal blu. Stando in acqua la strada scompare e, se poi sei pure miope, come me, ancora meglio, perchè il verde intenso va diluendosi direttamente nel mare in un grande acquerellone.

Ma quei pini piccoli con la loro primavera dentro, creano il cortocircuito e mi catapultano dentro realtà crudeli e incredibili. Quella dei micro-kamikaze, inconsapevoli assassini che, indossando la maglietta del calciatore preferito, vengono addestrati per premersi ON addosso e l'altra, in Colorado, il piccolo Weston Imer, dodici anni, che guida la campagna elettorale di Trump (notizia QUI) .


Mi immergo sott'acqua, non vorrei vedere o sentire più nulla. 


(Perduti per sempre)