venerdì 29 aprile 2016

Haiku Meloni e Storace (4)

Vestigia di sogni
dei Romani - cadono
le foglie rosse
(Sono Uchida 1924)


Ottima la collocazione di questi manifesti che marciano tutti dalla stessa parte, uno in fila all'altro di fronte al Colosseo contemporaneo: lo stadio.
I tifosi, all'uscita della partita, un po' afoni dopo il coro razzista e un po' stanchini dopo aver sradicato una panchina con barbone annesso, compiteranno gli slogan con ritrovata compostezza.
Una speranza in comune li lega virilmente a questi due candidati-sindaco: che Roma "torni italiana" e che le foglie rosse vengano spazzate via.
Gol. Alé. Dajeeee. 

PS
Non si vede, ma dietro i cartelloni c'è Bertolaso che stacca i suoi manifesti. È lì da ieri sera...


(Marcia su Roma marcia)
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giovedì 28 aprile 2016

Haiku Raggi (3)

Il pino regge
il cielo della sera
frinire, ancora
(Sono Uchida 1924)


Il secco messaggio elettorale di questo candidato-sindaco, che trovo in rete e non certo per strada, è l'hashtag #romairomani. Resta un problema di spazi: in un hashtag o in un tweet di 140 caratteri non c'entrano le migliaia di "non romani" che vedo aggirarsi per strada. 
E dove la mettiamo tutta questa gente? A quale...raggio di distanza dal centro, collochiamo cinesi, senegalesi, indiani, nigeriani, rumeni? E se si aggiungono, visto che tutte le strade portano a Roma, anche i profughi e i migranti che fuggono da tragedie non poi così lontane? 

Meglio il ponentino sui capelli, il cielo della sera negli occhi e, nelle orecchie, ancora il frinire del grillo. 





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mercoledì 27 aprile 2016

Haiku Marchini (2)

Chiudere gli occhi
- c'è solo cinguettio 
nell'universo
(Sono Uchida 1924)


Nella Roma Nord dove vivo, in una zona condivisa da cittadini stanziali e nomadi - chi va all'Auditorium per un concerto, chi rovista nei cassonetti - campeggia lucente questo cartello elettorale.
Altro slogan "Liberi / di chiudere / i campi nomadi" che il principe sorridente ritratto rivolge a gente "capace, concreta e cUoraggiosa" e che preferisce le cUomodità e ci mette il cUore nelle cUose che fa. 
Se tengono gli occhi ben chiusi, bacerà anche i cenerentoli che abitano a La Storta o sulla Casilina e li risveglierà, salacadúla, in una città scintillante, finalmente lustra, dalle torri color confetto. Solo cinguettio nell'universo.
Una Roma senza Rom che si chiamerà, finalmente, RUoma.


(capaci, concreti, cUoraggiosi)

martedì 26 aprile 2016

Haiku Bertolaso (1)

Fitta è la nebbia,
vaticini romani
sopra quei colli
(Sono Uchida 1924)



Sono Uchida è stato un diplomatico giapponese che compose una serie di haiku dedicati a Roma dove lavorò per alcuni anni. Vorrei fargli conoscere lo stile poetico dei manifesti elettorali che impazzano ad ogni angolo della mia città. Così, solo per sapere cosa ne pensa. Qui la nebbia è fitta, solo ogni tanto fuoriesce qualcuno che riconosco. Chi sei tu che ti aggiri su questi colli? Forse un nuovo candidato? Sei l'ombra del prossimo sindaco? 

Inizierei da oggi una piccola serie di post sulla poesia che gli slogan elettorali dei candidati-sindaco riescono a sprigionare. 
Questo manifesto occhieggiava tra automobili, passanti e qualche albero stancamente fronzuto bordo strada. Verseggiava, un po' rassicurante e un po' bellicoso, così:
"Roma. Forte - Sicura - Libera". Forte, sicura, libera. Uno stile puro, lineare, cristallino come un haiku.

Tre versi per un'unica idea. Un'idea forte. Come una scossa di terremoto.



(Tolleranza zero)






lunedì 25 aprile 2016

25 aprile

Una pietra ancora -
all'altra pietra s'accosta
nella notte di luna.
(Ogiwara Seisensui 1884-1976)



Oggi prego. Ogni pietra, ogni lapide è la mia preghiera laica per gli unici eroi che conosco e che hanno restituito a parole come "libertà" ed "eroismo" il significato più alto. Prego così. Sillabando il loro nome, memorizzando luoghi, leggendo quell'italiano obsoleto che, attaccato lassù, non smette di vibrare. Immagino strazio e orgoglio. E prego Omero Ciai, nome di battaglia Maitardi, nato qui, in via dei Vascellari 44 nel cuore trasteverino della mia città.
Maitardi. Mai tardi! Ecco una storia ancora, dentro questa pietra che all'altra pietra s'accosta.
Mentre l'Europa si sposta a destra, sempre più a destra.

(Leggi e clicca su wikipedia.org/wiki/Omero_Ciai)