ancora montagne
montagne in inverno
(Santoka 1882-1940)
Penso che gli scrittori non debbano essere immuni "in quanto scrittori" dalle regole della comunità perché questa condizione sminuirebbe il valore delle loro parole. L'indulgenza la si applica ai bambini, ai dementi, eccetera eccetera. Se trattiamo gli scrittori come "entità scrittori" perderemmo il senso delle loro parole e le svuoteremmo, sarebbero come giullari che possono dire tutto e il contrario di tutto e saremmo autorizzati a pensare "tanto fa lo scrittore!"
Ma se è un reato dire che la TAV andrebbe sabotata, non è un reato invocare le ruspe sui campi profughi? Tutti i giorni? Sui giornali, in tv, sulle felpe, nei comizi? E girare con la scorta a protezione di queste parole, non è un reato nel reato?
Ecco come la penso sulla questione e perché anche io #stoconerri unendomi, con un haiku sulla montagna, ai tanti scrittori e lettori che stanno con lui.
(sfumature) |