mercoledì 8 aprile 2015

Tortura

Intreccio fili di lana
a raffigurare mio figlio
che è andato lontano
(Ishida Hakyō 1913-1969)






E' di ieri pomeriggio la notizia che la Corte Europea per i diritti umani di Strasburgo ha condannato l'Italia per le violenze gratuite inflitte ad Arnaldo Cestaro, uno dei manifestanti al G8 di Genova, e per il fatto di non avere una legislazione in materia di tortura (notizia QUI). 
Aggiungo che è stata una vera tortura avere assistito a quelle scene di violenza, aver sopportato l'impunità dei colpevoli, le esternazioni dei politici di destra e di alcuni giornalisti di regime.
Carlo Giuliani è andato lontano e il trauma che la società civile si porta dentro, dopo quei fatti, rimane insopportabile.


(21 luglio 2001)







martedì 7 aprile 2015

Tempo

Tutto passato
tutti dimentichiamo
resta il ciliegio
(Momoko Kuroda 1938)


Sarà proprio così come dice l'haijin dei ciliegi, Kuroda? Con il tempo si appanna tutto, è un fatto, il buono è solo che un po' sbiadiscono anche i dolori, i giorni difficili, le sofferenze, le delusioni.
Resta il ciliegio

Per la trasmissione nuova, di cui vi parlerò e a cui lavoro, sto nelle nuvole quasi ogni minuto della mia giornata. Penso a incroci, interviste possibili, turni di registrazione...
Vi lascio il mio "ciliegio" al suo massimo. Ah! L'ho ideata sulla falsa riga di questo blog, dove la letteratura, nel caso del programma un classico dei classici, incrocia e commenta la realtà. Che ne dite? 


(Poesia o quotidianità?)

lunedì 6 aprile 2015

Pasquetta

Pioggia di primavera
riparato sotto l'ombrello
guardo i libri illustrati della bottega
(Shiki 1867-1902)


Pasquetta. Ma non è una festa tipica della nostra cultura? La penitenza, poi la grande festa, infine questa di oggi. È "-etta", più piccola, forse col senso di rendere più facile riabituarsi a un calendario di grigia normalità.
Una specie di tombolino che ci si aggiudica dopo che la tombola vera e propria se ne è andata a qualcun altro.
Oggi fa freschetto, quando non piove. Ma pozzanghere e nuvole non sgomenteranno mai chi da sempre festeggia la pasquetta con pranzi fuori porta e code nel traffico.
Chi rimane in città si gode la parentesi di una vacanza regalata. Il nostro tombolino prevede niente macchine per strada, aria pulita, un po' di silenzio e un bel pranzo, senza rotture di scatole di varia natura, con gli avanzi di ieri. 

Un augurio speciale a miei amici aquilani.

sabato 4 aprile 2015

Sorprese

Veste festiva
mi piace sake freddo
sotto i ciliegi
(Momoko Kuroda 1938)




In effetti il sake freddo si addice così così a questo clima, ma la veste festiva, che Kuroda usa come kigo stagionale (tags), in giapponese hanagoromo ovvero il kimono della festa per andare a vedere i fiori, dona l'atmosfera giusta. Attesa, festa, la sorpresa dei ciliegi.

Auguro a tutti i miei lettori una buona festa e anche una bella sorpresa nell'uovo!
A proposito di sorprese, è stato bello scoprire via Dailyhaiku l'autrice di questo blog che vi segnalo. Dentro troverete una piccola intervista che Silvia Geroldi mi dedica e una traccia della sorpresa radiofonica. Solo una traccia, non svelo molto. Sarà una sorpresa - con dedica - che scartocceremo insieme presto. Intanto date un'occhiata QUI. 


(Sake freddo? Meglio un té caldo, grazie!)

venerdì 3 aprile 2015

Libri

Calma la via -
Boccioli
di primavera
(Santoka 1882-1940)




Una notizia che mi è arrivata con un tweet (qui), un vero cinguettio che sa di primavera e di fiori! 
Una bancarella di libri - quante ne vediamo in giro per le nostre strade? - ci passiamo vicino, sfogliamo qualcosa, proseguiamo. Normalità, quotidianità. Eppure questa scenetta banale, può diventare d'un colpo dimostrazione di grande coraggio e determinazione se la bancarella si trova in Iraq. 
A venderci il nostro libro preferito Ruqaya Fawziya, una giovane donna di 22 anni, che ci sorride da dietro la pila, mette in ordine i volumi, tratta un po' sul prezzo. 
Gli affari le vanno bene, le idee circolano un po' di più e, intorno, qualche curioso che le sorride. Sarà  sicuramente ben voluta anche dalla signora Dhikra Alloush, eletta lo scorso 22 febbraio, sindaco della città di Baghdad dove la nostra libraia ha il suo piccolo esercizio commerciale. Baghdad, che in italiano si traduce come "città della pace". 

Nonostante il clima pesante degli jihadisti alle porte - ricordate la distruzione della biblioteca di Mosul (qui)? - sbocciano piccoli resistenti fiori ai margini di strade lontane. 


(Libreria)