lunedì 6 aprile 2015

Pasquetta

Pioggia di primavera
riparato sotto l'ombrello
guardo i libri illustrati della bottega
(Shiki 1867-1902)


Pasquetta. Ma non è una festa tipica della nostra cultura? La penitenza, poi la grande festa, infine questa di oggi. È "-etta", più piccola, forse col senso di rendere più facile riabituarsi a un calendario di grigia normalità.
Una specie di tombolino che ci si aggiudica dopo che la tombola vera e propria se ne è andata a qualcun altro.
Oggi fa freschetto, quando non piove. Ma pozzanghere e nuvole non sgomenteranno mai chi da sempre festeggia la pasquetta con pranzi fuori porta e code nel traffico.
Chi rimane in città si gode la parentesi di una vacanza regalata. Il nostro tombolino prevede niente macchine per strada, aria pulita, un po' di silenzio e un bel pranzo, senza rotture di scatole di varia natura, con gli avanzi di ieri. 

Un augurio speciale a miei amici aquilani.

sabato 4 aprile 2015

Sorprese

Veste festiva
mi piace sake freddo
sotto i ciliegi
(Momoko Kuroda 1938)




In effetti il sake freddo si addice così così a questo clima, ma la veste festiva, che Kuroda usa come kigo stagionale (tags), in giapponese hanagoromo ovvero il kimono della festa per andare a vedere i fiori, dona l'atmosfera giusta. Attesa, festa, la sorpresa dei ciliegi.

Auguro a tutti i miei lettori una buona festa e anche una bella sorpresa nell'uovo!
A proposito di sorprese, è stato bello scoprire via Dailyhaiku l'autrice di questo blog che vi segnalo. Dentro troverete una piccola intervista che Silvia Geroldi mi dedica e una traccia della sorpresa radiofonica. Solo una traccia, non svelo molto. Sarà una sorpresa - con dedica - che scartocceremo insieme presto. Intanto date un'occhiata QUI. 


(Sake freddo? Meglio un té caldo, grazie!)

venerdì 3 aprile 2015

Libri

Calma la via -
Boccioli
di primavera
(Santoka 1882-1940)




Una notizia che mi è arrivata con un tweet (qui), un vero cinguettio che sa di primavera e di fiori! 
Una bancarella di libri - quante ne vediamo in giro per le nostre strade? - ci passiamo vicino, sfogliamo qualcosa, proseguiamo. Normalità, quotidianità. Eppure questa scenetta banale, può diventare d'un colpo dimostrazione di grande coraggio e determinazione se la bancarella si trova in Iraq. 
A venderci il nostro libro preferito Ruqaya Fawziya, una giovane donna di 22 anni, che ci sorride da dietro la pila, mette in ordine i volumi, tratta un po' sul prezzo. 
Gli affari le vanno bene, le idee circolano un po' di più e, intorno, qualche curioso che le sorride. Sarà  sicuramente ben voluta anche dalla signora Dhikra Alloush, eletta lo scorso 22 febbraio, sindaco della città di Baghdad dove la nostra libraia ha il suo piccolo esercizio commerciale. Baghdad, che in italiano si traduce come "città della pace". 

Nonostante il clima pesante degli jihadisti alle porte - ricordate la distruzione della biblioteca di Mosul (qui)? - sbocciano piccoli resistenti fiori ai margini di strade lontane. 


(Libreria)




  

giovedì 2 aprile 2015

Mistero

Luna e fiori:
incomprensibile
questo mondo!
(Issa 1763-1827)




Cambio di passo sulle norme giudiziarie per il reato di falso in bilancio. Ripristinato con vigore un reato che Berlusconi aveva contribuito a depenalizzare (notizia qui).
Ma il post di oggi divaga un po': sequestrati dalla polizia libri antichi per un valore immenso. A chi? A Marcello Dellutri. Quanti? Ventimila volumi (notizia qui).

Cosa mai ci avrà fatto Marcello Dellutri con tutti quei libri che voluttuosamente ha collezionato per anni, sottraendoli da chiese e biblioteche? Hanno arricchito forse il suo vocabolario? Hanno contribuito forse ad affinare il suo pensiero? Avrà trovato qualche risposta ai suoi dubbi esistenziali dentro quelle pagine riccamente miniate? Si sarà, con passione, speso in lunghe discussioni filologiche, critiche, minuziosissime, con il suo caro amico di una vita?
Che mistero alcune esistenze! E non solo per le accuse, per il malaffare, per l'arresto o la latitanza. 
L'oscuro Dellutri e la sua stravagante ossessione: i libri.
Incomprensile questo mondo!

(Roma. Salone del Libro)

mercoledì 1 aprile 2015

1 aprile

Albeggia,
nelle acque basse nuotano i pesci
sfuggiti ai cormorani
(Yosa Buson 1716-1783)


A Roma si usava dire "Mannaggia a li pescetti!" quando le cosa andavano un po' storte e non si volevano scomodare... i morti. La trovo una frase così simpatica, un po' da Roma sparita e testaccina, anni cinquanta. Ingenua e infantile, quasi una frase che ride di sé. 
Allora, oggi primo aprile, festeggio la festa più inutile dell'anno e dedico l'haiku a chi ha voglia di scherzare, a chi affronta la vita con levità e a chi non se la prende se dietro la schiena qualcuno gli ha appeso un pescetto di carta.
Dedicato alla parte scema di ognuno di noi, a quella che prendiamo a pedate per darci un tono, quella che ogni tanto guizza fuori alla faccia dei cormorani che incontriamo.

(Mannaggia ma buoni!)