venerdì 27 febbraio 2015

Ascolto le onde

Rumore d'onde 
che vanno e vengono 
così lontano da casa
(Santoka 1882-1940)



Lavoro a Radio3. Sono fortunata. E oggi, cullata dal “rumore d’onde” di Santoka, il mio amatissimo monaco zen, mi vorrei soffermare su onde radio, messa in onda e ascolto di un programma radiofonico. 


Ai miei inizi, quando ero una giovane ultima ruota del carro, mi avevano messo all’ascolto di vecchie bobine. Dovevo richiederle presso la nastroteca, portarle in uno studio (pesavano un po’), posizionarle sulla macchina che ne permettesse anche il montaggio facendo molta attenzione a non spaccare il nastro e, soprattutto, a non perderle lasciandole in giro. Il mio lavoro consisteva nell’ascolto di vecchie trasmissioni e prendere appunti veloci, nulla di più. Dovevo annotarmi il minuto e il secondo precisi del frammento di archivio che serviva per il programma a cui lavoravo allora. Mi sedevo davanti alla macchina, le bobine impilate per terra ai miei piedi, i resti di un panino nella sacca, con il tempo che passava veloce girando su se stesso come quei nastri.
Una volta, siamo alla fine degli anni Ottanta e non ricordo cosa cercavo di preciso né per quale trasmissione lavorassi, mi capitò, nella pila delle bobine, anche una vecchia intervista a Primo Levi.(...)


Nota
Questo pezzetto lo trovate anche, e più lungo, sulla rivista on line L'Undici 

(Orecchio)





giovedì 26 febbraio 2015

Biscione

Mezzogiorno
nell'erba alta, grido di rana
ingoiata dal serpente
(Santoka 1882-1940)




Su tutti i giornali e GR la notizia che Mediaset lancia l'Opa su Rai Way. Dopo i libri, il biscione vuole ingoiare la società che trasmette le immagini tv della Rai. Il governo vuole mantenere pubblica la maggioranza della società (notizia QUI)
Se l'operazione va in porto, non andranno in vendita solo le antenne ma con loro, si teme, anche le idee, le parole e le immagini che diffondono.
Nel pantano, grido di rana.


(Sssa...sssa. 1,2,3 prova)
Nota
Oggi a questo tema è stata dedicata una puntata di "Tutta la città ne parla" di Radio3. Ascoltatela in podcast se l'avete persa, ci sono aspetti e valutazioni non scontati. Sul sito radio3. Clicca QUI!

mercoledì 25 febbraio 2015

Giustizia

Dove c'è l'uomo
ci sono le mosche
e c'è anche il Buddha.
(Issa 1763-1827)



Una nuova legge sulla responsabilità civile dei magistrati (qui la notizia). Non ho idee chiare in proposito, il tema è talmente delicato, visto che veniamo da venti anni di rapporti dopati tra magistratura e pianeta berlusconiano, che veramente faccio fatica a capire. Ma rivendico la mia posizione di dubbiosa. La possibilità di ricorrere al risarcimento cosa significherà? Che possono fare ricorso solo i più abbienti? Che si dovranno istruire "processi di processi" con altri anni di attesa? E che tutti gli imputati, non solo quelli che hanno subito l'arresto, possano accedere alla domanda di risarcimento, non vanifica il senso profondo del diritto?

Issa, già saggio di suo, osservava che dove c'è umanità c'è l'alto e il basso. Ma qui non si rischia di confondere le mosche con il Buddha?


(Dubbio)





martedì 24 febbraio 2015

Eternit

Notizia di oggi su processo Eternit: "Per effetto della constatazione della prescrizione del reato, intervenuta anteriormente alla sentenza di I grado", cadono "tutte le questioni sostanziali concernenti gli interessi civili e il risarcimento dei danni". Lo scrive la Cassazione (notizia qui)
Vi ricordate di questo haiku che a novembre documentava così l'iter processuale?

Scuotiti o tomba!
La voce del mio lamento
il vento dell'autunno
(Bashō 1644-1694)


Per me, alle coscienze e alla storia, parlano Bashō e Anselm Kiefer. Ecco quel post QUI. 



lunedì 23 febbraio 2015

Allodole

Oh! L'allodola
cui non basta cantando
la lunga giornata
(Bashō 1644-1694)




Che cantino come allodole da anni, che vadano in moto, che si occupino di moda o che siano grigi ricconi anonimi, la solfa è la stessa: non pagano le tasse.
Dopo tre anni di trattative tra Italia e la Svizzera, e una serie di tornaconti equilibristici per entrambi i governi, è oggi alla firma l'accordo che prevede la regolarizzazione dei capitali nascosti nelle banche elvetiche. Oltre i nostri confini galleggiano 220 miliardi di euro italiani e, fino ad oggi, per sapere se X abbia conti a Lugano, ad esempio, era necessaria una rogatoria internazionale. "Con la fine del segreto bancario finirà un'epoca" dice il Ministro Padoan (leggi notizia QUI).



(Il cielo in una stanza)