lunedì 29 dicembre 2014

DICEMBRE 2014

Rovine romane
attraverso cui soffia
vento d'autunno.
(Sono Uchida 1924)





Continuo a sfogliare con voi la raccolta romana di Sono Uchida mentre le notizie sulla cupola si accavallano l'una sull'altra. 
Collusioni eccellenti, PD romano commissariato, frasi smozzicate da intercettazioni incredibili come questa: "zingari meglio della droga".

Scavando tra le "rovine romane" riemergono bande della magliana nei secoli operative, tangenti anni sessanta, anni settanta, anni ottanta, anni novanta, anni duemila. Festini in maschera organizzati dalla giunta romana PDL con gli uomini travestiti da maiali e le donne da ninfe (ricordate?) e le aziende di trasporti e nettezza urbana date in mano a parenti e a camerati.
Osserviamole meglio queste rovine: pezzi di città faticosamente recuperati al degrado poi abbandonati al loro destino, arredi urbani fai-da-te, spazi pubblici improvvisamente proprietà privata di questa o quella pizzeria dal nome ammiccante ma torvo. "Peperoncino pazzariello", "Pummarola romana", "Mozzarella dispettosa"... 
E finalmente capiamo il senso di tutto e tutto insieme. I loschi esattori abusivi davanti alle macchinette per il parcheggio, ifiorire ad ogni angolo di cupi bar forniti di slot, bingo-tinelli per nuclei familiari di disperati. Ogni tanto, per gradire, un barbone che prende fuoco.
E finalmente arriviamo al razzismo telecomandato, a Tor Sapienza e ai campi rom e torniamo agli zingari dell'intercettazione. 

Dimenticavo l'ultimo coccio di queste "rovine romane"è notizia di ieri l'arresto di un professore di Architettura dell'Università La Sapienza che si vendeva ogni esame per duemila euro (notizia qui)

("E mmò?"   da  Mario Sironi 1925 - Solitudine - particolare.)

NOVEMBRE 2014

Sapendo che mangia la serpe
orrenda la voce
del fagiano verde
(Bashō 1644-1694)




A proposito dell'uso propagandistico dei fatti di Tor Sapienza.
Ma qualcuno di Roma o di Ostia, si ricorda gli appellativi all'indirizzo dei "romani" urlati prima da quei palchetti delle sagre padane e poi dagli scranni del Parlamento? Dove sono finiti orgoglio e memoria?

Negli ultimi giorni abbiamo assistito al tifo per la calata su Romaladrona di eleganti personaggi con cravatta verde.
Abbiamo ascoltato slogan da ultras che rivendicano la proprietà del territorio e poi, in tv e sui giornali, la raffica delle testimonianze dei cittadini della "porta accanto"  - ma non potrebbe rimanere chiusa a chiave quella "porta"? - seriamente allarmati perchè "cce stanno troppi negri che ce rubbeno il lavoro".

Un'ideale risposta a queste proteste arrivava sere fa da "8 e 1/2" dove il Ministro Alfano prometteva ai cittadini, accigliato e forbito, di rendere più sicure le periferie. 
"Ma il problema" - gli rispondevo dal divano - "è renderle più vivibili, non più sicure! Più vivibili, Alfano!  V I V I B I L I !".
Una periferia con dei bar più accoglienti (magari #noslot), un bel campo giochi funzionante con annesso asilo nido, una biblioteca fornita e allegra... Poi una scuola ripulita, nei cui paraggi anche qualche albero, panchine dove sbaciucchiarsi, servizi e mezzi pubblici adeguati... 

Con la vivibilità, si attenuerebbero visibilmente i conflitti e si potrebbero disinnescare le intolleranze. 

"Altro che sicurezza, ronde e manganelli!" strepitavo inascoltata, mangiandomi il cuscino dove ero seduta. "VIVIBILITA'!".

Solo con la vivibilità anche i "fagiani verdi", o neri, sarebbero afoni.


(Vivibilità)

venerdì 26 dicembre 2014

Concerto di fine d'anno

Sibila il vento tra le fronde degli alberi
la musica del koto 
raggiunge il cielo
(Shirao 1738-1791)





Avete ascoltato la perfetta colonna sonora di questo anno che sta passando, registrata negli studi di Piazza del Popolo a Roma. La cravatta nera non era prevista dall'invito e l'umidità non preoccupava il musicista.

Oggi ho postato la prima parte del 2014 del DH, con le notizie e gli haiku più significativi per me, relativi al periodo gennaio-giugno. Scorrerete un calendario strano, forse un po' livido, con rari raggi di sole, ma utile per ricordare avvenimenti forse già dimenticati.
Nell'attesa di un nuovo anno più bello, l'appuntamento è per i prossimi giorni, con i successivi sei mesi di haiku e notizie del 2014.
E ricordatevi, gli haiku vanno letti con calma e un paio di volte per capirne meglio il significato più interno. Sembrano facili o elementari solo apparentemente. Io ci sto ancora provando. 
È meglio se lo facciamo insieme!

APRILE 2014

Infagottata

vado urtando nel freddo
figli non miei.
(Momoko Kuroda 1938)


Legge 40. Il divieto per la fecondazione eterologa ieri è diventato anticostituzionale e io dedico il mio post alla lunga lotta per avere un figlio, malinconica come questo haiku della mia "femminista" preferita Momoko Kuroda (QUI).

Battaglia che a volte è possibile vincere (alè!) ma che spesso lascia in frantumi. Battaglia onerosa e faticosa per tutti gli "infagottati", uomini e donne insieme, che oggi abbraccio idealmente.

(Infagottata)

MAGGIO 2014

Cade la rugiada,
i passeri cantano
la vita futura.
(Issa 1763-1827)



Niente dolcetto a fine pasto per gli scolari che non possono permetterselo.
A Pomezia, comune in provincia di Roma, ai bambini più poveri è riservato un menù low cost ovvero privo della fetta di torta o della macedonia che sono comprese, invece, in quello a prezzo pieno destinato al compagno di banco che può permetterselo. 
A Crotone ai figli di chi non paga la retta, solo un panino.  
A Vigevano ancora meglio: quattrocento piccoli esclusi dalla mensa scolastica (la notizia QUI).

I "passerotti" cantano il loro futuro.



(Vuoi un morsetto? L'ho fatta io!)