Qualcuno esitò davanti all'interruttore,
ma poi colpì egualmente per un brusio
di giornate in cucina
ancora e sempre un'elegia di greggi
che il veleno tuttavia distingue.
Era questo, con stile di quiete, l'odio
e i mille atomi dell'arteria che aspettava
l'uccisione né rapida né dubbiosa né altro,
ma la pura uccisione senza orme:
in un candore di primavera si agitava il corpo.
Così continua la storia e tu hai il sospetto
di un'altra volta: millenni
incrostati nella resina, popoli
che riempiono la pelle, la pattumiera, l'incubo
delle mani, quando il sonno
le abbandona vicino al fossato.
(L'uccisione di Milo De Angelis)
Sul suicidio dell'uomo accusato di aver abusato della figlia.
(A pezzi) |
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