giovedì 10 novembre 2016

Tycoon

Casa nascosta,
bocca senza denti:
nella felicità.
(Bashō 1763-1827)

Bashō, il monaco viaggiante ed eremita, scrisse questo haiku quando aveva più o meno l'età di Donald Trump. La parola "bashō", ormai dovreste saperlo quasi tutti, significa "banano" e la scelse come nome zen quando un allievo devoto, in suo onore, gliene piantò uno davanti l'uscio della capanna dove abitava.
E conoscete l'etimologia di "tycoon"? 
Da dove arriva questa parola dai denti splendenti, foriera di promesse e pacche sulla spalla (quando va bene), che parcheggia dove le pare e se vuole qualcosa se la compra ed evade le tasse, già, da dove arriva che la usiamo tutti? 
Questo lemma metallizzato, "tycoon", che sa di hamburger e patatine ma anche di ostriche e champagne, di barzellette zozze e di yacht con quelle che si tuffano e di commercialisti felici come emotycons, di moquette morbide, di coca e botox in parti uguali, signore e signori, ladies and gentlemen: "tycoon" è una parola giapponese.
Dal benemerito Wikipedia copio, incollo e oggi imparo, almeno, qualcosa di nuovo: 


- Taikun (大君?) è un titolo di rispetto arcaico giapponese termine derivato dal libro dei mutamenti cinese, che una volta definiva sovrani indipendenti che non possedevano discendenza imperiale[1]. Il significato letterale è "grande signore/principe" o "comandante supremo".
Nel Periodo Edo, questa parola è stata utilizzata come titolo diplomatico per designare lo Shogun del Giappone nei rapporti con l'estero. Il nome ufficiale è Nihon-koku Taikun (Taikun del Giappone, 日本国 大君).
Da "taikun" deriva il termine inglese tycoon che viene usato per estensione per definire un magnate di uno o più settori industriali.[2] -


(Palm Beach a Senigallia)











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