giovedì 9 luglio 2015

Digiuno

Chiaro di luna
Crampi
Il mio stomaco vuoto.
(Santoka 1882-1940)



Desidero dedicare questo haiku di Santoka al fatto che Ivan Scalfarotto sta facendo lo sciopero della fame, da undici giorni con oggi, affinché la sua proposta di legge sulle unioni civili venga approvata (notizia qui). Il sottosegretario del Pd lo abbiamo ogni tanto osservato, nei soliti talk televisivi, contrastare i suoi violenti interlocutori di turno con garbo e fermezza, senza quella retorica da populismo tv costruita su battute brillanti, urli e applausi "chiamati". 
Scalfarotto, dicevo, con questo suo gesto, rivolgendosi direttamente ad Alfano affinché trovi una data certa che sblocchi la legge che giace in Senato da mesi, ha scelto di porre l'attenzione sui PACS ben consapevole che andare direttamente alla questione matrimoni gay sarebbe, per ora, ancora controproducente. 
Con il suo digiuno vuole segnalare agli italiani l'urgenza di una legge che tuteli le unioni civili.

L'orientalista Massimo Raveri (QUI) ha scritto sulle pratiche dell'ascetismo estremo pagine molto istruttive che raccontano non solo della forza d'animo di chi sceglie di "immolarsi", ma anche della profonda valenza politica di questi gesti. Una scelta estrema come il digiuno, ma anche quella dei bonzi che scelgono il fuoco o degli eremiti, rende "visibile" il dolore. 
E quando si diventa "fisicamente" dolore e dissenso, tutta la comunità riesce a individuare la matrice altamente politica del gesto stesso.

Mi piace sostenere Scalfarotto, che da anni è attivo per i diritti di LGBT, e aiutare a far conoscere il suo gesto estremo che gran parte dell'informazione ha preferito ignorare. Un gesto politico di alto valore simbolico, silenzioso, ma che grida l'urgenza di una legge che salvaguardi coloro che semplicemente scelgono di vivere insieme.

A parte la prova di forza di un digiuno, prova di resistenza non violenta che ammiro moltissimo, trovo che anche la scelta di Scalfarotto, omosessuale, e che da una vita si è dedicato ai diritti di persone LGBT, di dedicarsi ai diritti di tutte le unioni civili, abbia un grande valore civile e umano. Ed è una bellissima e rara sensazione sentirsi profondamente rappresentati da un politico.
E io sono con lui in questo primo potente passo avanti in nome dei diritti civili di ognuno di noi a prescindere dall'orientamento sessuale.

Ricordate questo post e questa storia d'amore? Clicca QUI.

(Un altro giorno)



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