lunedì 4 maggio 2015

Black Bloc

Per quali esseri
soffre il Budda
nella fredda pioggia?
(Issa 1763-1827)



Questa è la grande domanda, in forma haiku, che il poeta Issa si pone con un orizzonte minimo di parole e guardando a un infinito di compassione. La capacità empatica di pochi e, tra questi pochi, di Issa-tazza-di-tè (la sua storia cliccando QUI) di guardare al cosmo e interrogarsi.
Alla luce di questo weekend, forse qualche domanda dovremmo provare a farcela anche noi, con in nostri miseri mezzi.

Black bloc. Blocco nero. Ovvero spaccare tutto.
Cosa c'è dietro questa tua affermazione, ragazzo di sedici anni? Cosa ti fa parlare così? Lo vedo, e ci credo, che non sei un fascista, perché cerchi un sasso per tirarlo a caso?
Black block. Blocco nero. Ovvero un treno verso la Germania dove ai neri è proibito salire.
Dove sei Europa? Di quale egoismo sei costituita? Cosa ti riunisci a fare se succede questo su un treno qualsiasi? Che orizzonte sveli alle generazioni più giovani? Che speranza offri?


Ma noi siamo quelli che sanno tutto e, coi pollici frementi, scattanti in su e in giù, commentiamo analisti televisivi assertivi e onniscenti sui nostri schermi.
Abbiamo tante risposte e poche domande.

(Dove andiamo?)








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