venerdì 20 febbraio 2015

1994

Con uno scricchiolìo
la mantide si mangia
la testa dell'ape
(Yamaguchi Seishi 1901-1994) 




La Mondadori, società presieduta da Marina Berlusconi, figlia di un uomo politico che poco ama far parlare di sé, e guidata da Ernesto Mauri, è pronta. 
In un sol boccone inghiottirà il gruppo Rizzoli dando vita a un colosso con il 40% di quota  (e l'antitrust?) del mercato totale. Se l'affare andrà in porto chi frequenta le librerie deve sapere che sotto un unico marchione (Mondarizzo? Rizzori? Mondazzoli? Rizmond? ci penserà il marketing) ci saranno Einaudi, Sperling & Kupfer, Harlequin, Piemme, Electa, Rizzoli, Bompiani, Adelphi, Marsilio, Sonzogno, Skira, Lizard, Sansoni e Fabbri. Tutti insieme, stesso pacchetto con fiocco. 
Il resto del mercato rimarrà al gruppo Gems (Garzanti, Longanesi, Guanda, Salani, Bollati Boringhieri, Chiarelettere), poi Feltrinelli, Laterza e Sellerio. E ai piccoli editori. 

Non pensiate che immagini Mondadori come una "mantide" che faccia scricchiolare le teste. 
No che non ci avevo pensato.

Mi ha colpito quel 1994, anno della discesa in politica di Berlusconi e anche della morte del dirigente d'azienda (e poeta), autore dello haiku di oggi, Yamaguchi Seishi.
Seppuku?  


(Finestra e api)











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