lunedì 8 dicembre 2014

Una parola

Lui - una parola
Io - una parola
e l'autunno incalza
(Takahma  Kyoshi 1874-1959)



Va così. Quando lavoro per occasioni radiofoniche all'interno di una grande fiera libraria, come quella dell'Eur che si chiude oggi pomeriggio, sull'argomento editoria/lettori il mio umore diventa altalenante.


(EUR. Su e giù)
Contenta, ottimista e positiva entrando, quando mi perdo in un mare di persone e di libri che mi appaiono tutti interessanti. Confusa, pessimista e negativa all'uscita, quando gli stand smontano e gli scatoloni si richiudono, gli uffici stampa chiacchierano e qualcuno rimane per approfittare dell'ultimo sconto strappato a librai con casse vuote..
Cosa mi è successo? Cosa mi ha fatto cambiare umore tra l'"entrata" e l'"uscita"? 
Essere dentro la plastica rappresentazione di quello che riguarda il libro in Italia. Questo mi fa cambiare umore.

Passeggiare in un mercato che è soffocato da titoli inutili e seriali e che santifica i generi, popolato da scrittori che si omologano l'uno con l'altro - ma voi distinguete un investigatore siciliano da uno toscano? - manuali per vivere, cucinare, guarire, e il folto bosco di giornalisti-scrittori (ad alto tasso di inquinamento letterario!  Warning!) perennemente in vetta alla classifiche, mi fa cambiare umore.
Ma, su tutto, mi deprime il tentativo di mimetizzare il libro in qualcos'altro di meno "palloso", in qualcosa che sia veloce e che risponda all'esigenza diffusa di non soffermarsi mai. Di non pensare troppo, dai! O comunque, se proprio dobbiamo pensare, facciamolo in modo facile, almeno, senza troppo tristezza! Senza troppe parole.
Un libro sì, ma un libro "altro". Un oggetto nuovo senza quel grigiume di parole. Tra gli stand vedo oggettistica stupefacente come lo scaldalibro, il libro-mug, il libro-che-diventa-poster, il libro-peluche, il libro-penna, il libro-braccialetto...
Vuoto, leggero, colorato e con poche parole dentro. La nuova arma di un mercato scriteriato sarà il libro di figure per nuovi lettori di figure.
E per quei pochi che ancora cercano parole, le offerte sono vantaggiose. 
E agghiaccianti.


(senza parole)






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