ondeggiano al vento
di primavera.
(Sono Uchida 1924)
L'autore di oggi, Sono Uchida, compose questo haiku verso la fine degli anni novanta, nel periodo che passò come diplomatico presso il Vaticano.
Lo immagino classico turista giapponese a passeggio in un bel pomeriggio primaverile romano. Terrorizzato solo dalle macchine che gli sfrecciano sui piedi anche Uchida, come molti giapponesi, sarà stato affascinato dal "quartetto italiano" di Firenze, Roma, Venezia e Napoli. Sguardi curiosi e sorridenti, mappa alla mano e macchina fotografica al collo, cappellino impermeabile, anche il nostro avrà fatto parte di quei piccoli drappelli umani che, trepidanti, vanno a caccia silenziosa di monumenti. E, colpito dagli svolazzi marmorei delle statue barocche di piazza San Pietro, Uchida decide sì di fotografarle ma nella forma più efficace e precisa che conosce. Se avete voglia di conoscere meglio questo poeta innamorato del nostro Paese vi segnalo la sua raccolta dal titolo "Haiku. Diario romano" edita da Empirìa.
Piccola divagazione introduttiva alla vera e importante notizia di questi giorni sempre a proposito di relazioni diplomatico-religiose: il Papa è in Turchia per continuare quel "dialogo interreligioso e interculturale" con l'Islam e per invocare l'unità contro ogni forma di terrorismo e fondamentalismo. Si è inchinato a Bartolomeo, Patriarca della Chiesa Ortodossa, e si è recato a pregare alla Moschea Blu.
Religioni aperte che "ondeggiano al vento" dei secoli che passano. Sarebbe bellissimo anche per chi non crede.
(Domenica aperto!) |
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