venerdì 7 febbraio 2025

Riviera Gaza



Riflessa nello specchio
una figura:
io infreddolito

(Masaoka Shiki 1867-1902) 


Nello specchio delle notizie ci riflettiamo. Siamo miliardi, miliardi di Narcisi occidentali infatuati di noi stessi, ci pettiniamo il ciuffo platino come il conto in banca e sorridiamo in posa, guardando verso destra. Il cellulare vibra in tasca nella rete di una connessione globale. Al mare andremo a Gaza. Pluf.

                                                                 (Riflessione)


domenica 2 febbraio 2025

Eschilo (e tutti gli altri)


Una trapunta coi fiocchi
sogno
casa mia
(Santōka 1882-1940)


Uscire di casa, strappandosi dalla luce azzurrina della nostra pigrizia, è sempre una scommessa. A Roma poi, dove per raggiungere una zona diversa dalla tua, in orario, devi fare calcoli astronomici (letteralmente: dall’astrolabio per navigare sul traffico alla sfera di cristallo per calcolare i pianeti che potrebbero influenzare i blocchi saturnini e i mercuriali cambi di percorso), è uno sforzo inane. Ma se lo spettacolo che alla fine hai raggiunto è bello, ti scopri talmente grato da dimenticare tutto, anche quella trapunta coi fiocchi. E torni sui tuoi passi più allegro, più ricco. Perché ti senti capito da qualcuno che non conoscevi ma che ha messo in scena, o dentro un film, qualcosa che risuona talmente bene in te da farti sentire meno solo.

                                     (Roma Teatro India “Radio Argo” di Igor Esposito)


mercoledì 29 gennaio 2025

Pensiero

 

Sulle ginocchia della mamma
il bimbo batte le mani
mentre brucia l'incenso
(Issa 1763-1827)


Sarà impopolare. Ma se penso a quella donna che dopo essersi costruita una finta gravidanza per nove lunghi mesi ha commesso il grave reato di sottrarre un neonato alla sua mamma, provo compassione. E vorrei abbracciarle entrambe, sussurrando loro di dimenticare tutto.

                                                                            (fantasmi)


lunedì 27 gennaio 2025

Giorno della Memoria 2025


Tempesta sotto gli alberi.
C'è qualcosa che pesa
nelle onde del mare
(Yamaguchi Seishi 1901-1994)


Dal Corriere della sera di oggi, Giorno della Memoria, la risposta della storica contemporanea ebrea Anna Foa, studiosa dell’ebraismo e autrice del recente e dibattuto saggio «Il suicidio di Israele» (Laterza), sul senso di questo Giorno della Memoria 2025:

- Personalmente credo il Giorno della Memoria sia sempre importante ma che lo sia ancora di più proprio oggi: tutto ciò che sta accadendo di atroce nel mondo ci spinge a ricordare. Non possiamo abbandonare la memoria della Shoah che è diventata un pilastro per rapportarci al passato e guardare al futuro. Una giornata diretta non tanto agli ebrei, che non hanno bisogno di ricordare, ma a tutti. Direi che è il traguardo di un percorso memoriale essenziale.



                                                                          (l’altro da noi)


 

venerdì 24 gennaio 2025

Neve e haiku (5)


Centinaia e migliaia 
i tubi a bocca aperta -
cade la neve
(Ishida Hakyō 1913-1969)


A quali tubi si riferisse l'oscuro Hakyō - canne di bambù, camini o ciminiere - è un mistero. 
E se fosse l'immagine poetica delle nostre bocche spalancate alla notizia che l’Italia ha liberato Almasri, il torturatore libico ricercato dalla Corte Penale Internazionale considerato colpevole di crimini contro l’umanità?  

                                                                           (Di guardia)