giovedì 14 aprile 2016

Lingua

Con la prima brina
chissà cosa sogneranno 
nelle barche?
(Takarai Kikaku 1661-1707)


Mentre i barconi premono sulle nostre coste con il loro carico di sogni e di dolore e l'Austria è pronta a chiudere il Brennero per impedire il passaggio di extracomunitari, apprendo che "salvinata" è diventato un vero e proprio lemma con tanto di definizione sulla Treccani (QUI).


(lingua italiana)







mercoledì 13 aprile 2016

Casaleggio

Ah, sotto l'elmo
un grillo 
che stride
(Bashō 1644-1694)


E' morto l'uomo che teorizzava società, imprenditoria e soprattutto politica digitale. Non è stato un segretario di partito, non è stato eletto, non è stato un personaggio pubblico. 
Questo suo essere smaterializzato, l'esserci e il non esserci, soffuso e presente nel corpo e nell'anima del movimento, è stato "il" dogma, l'elmo da indossare. E adesso?
Per ora, ha molto del film di fantascienza questo personaggio a cui improvvisamente si rompe l'hardware ma che rimane nell'atmosfera attraverso suo figlio (Leggi QUI)

(cri cri)


martedì 12 aprile 2016

Aborto

Cascata di neve
si immerge e si solleva
corpo di donna
(Momoko Kuroda 1948)


L'Italia, dice il Consiglio d'Europa, è il Paese dove le donne che vogliono interrompere la gravidanza, trovano più ostacoli e difficoltà (notizia QUI). E con loro vengono discriminati medici e infermieri non obiettori attraverso ostacoli lavorativi.
Bagno freddo nella neve per tutti, questa mattina. Per gli uomini e le donne che combattono insieme per i diritti.

(Collezione primavera-estate)

lunedì 11 aprile 2016

Domenica

Sul verde prato
libera dalle cose
canta l'allodola
(Bashō 1644-1694)


Sedicimila atleti, di ogni caratura, ieri si sono cimentati con la maratona annuale romana passando tra monumenti barocchi, lungo il Tevere, tra i marmi del Foro Italico.
Mentre correvano, un'altra cospicua parte della cittadinanza, ciclisti e runners, sfrecciava vicino vicino ai maratoneti, ma sulla pista ciclabile. C'ero anch'io a festeggiare, pedalando, nella meravigliosa giornata di primavera. Eravamo tutti un piccolo popolo felice, compresi noi sportivi della domenica. Respiravamo all'unisono la mitezza dell'aria, cedevamo il passo, sorridevamo a chi ci veniva incontro, e il lunedì rognoso che aspettava ognuno di noi, non lo vedevamo nemmeno. 
Ascoltavo i pezzetti di frasi di quelli che mi superavano o che lasciavo alle spalle, godevo di dialoghi estrapolati, di concetti insensati e smozzicati (urlati al compagno di bici o al telefonino, al bambino o alla fidanzata), parole che mi hanno tenuto compagnia più della musica degli auricolari, e che suonavano, nell'erba verde, esattamente così:

<< Devi scalà, Marco...un villaggio turistico livello "cazzone"...mamma, quando arriviamo?...pizza e biretta...assolutamente da vedè...sei 'na pippa vera...ristorante...c'è pure Verdone e Valentino...devi scalaaaaá...quando arriviamo...pipì...'sto brecciolino...dopo questi, superali...ammazza che cane...anvedi chi c'è... >>

Non sense di felicità piccola, lieve come può esserlo un romano di domenica quando sente che il lunedì ancora "sta llà".

(Canta l'allodola)








venerdì 8 aprile 2016

Moti del cuore

E tu affida 
al salice piangente
ogni moto del cuore
(Bashō 1644-1694)


Avrei preferito che non esistessero le serie tv su Scampia con le sue patinate gomorre ma, a quanto pare, sono la sola a pensarlo (Clicca post QUI)Avrei suggerito al figlio di Riina un bel salice piangente a cui confidarsi, ma ha preferito un libro. 
E, sempre con l'aiuto di un haiku, avrei suggerito a Vespa di badare meno allo share almeno per una volta...
Ma visto che non è possibile, e che l'haiku per Vespa non esiste in nessuna antologia, mi consolo pensando che in questo invivibile paese, c'è comunque chi lotta, solo e contro tutto.
Le libraie di Catania che si rifiutano di vendere quel libro, ad esempio, mi fanno andare avanti e uscire da casa.

(Fiction o realtà)