lunedì 20 luglio 2015

Tarli

Mi è venuto in mente questo vecchio post, e questo haiku di Bashō, leggendo sui giornali del cosiddetto "casoCrocetta". Ri-post e ribadisco il mio sentire sull'uso scellerato, e strumentale, di lacerti di conversazione telefonica.


Vieni a sentire
la voce dei tarli
nel romitaggio di paglia
(Bashō  1644-1694)



Sono totalmente, totalmente, lo ripeto, favorevole all'uso di intercettazioni telefoniche da parte della magistratura, e non mi scandalizza più nulla. Tranne una cosa.
Trovo scandaloso riportare, pubblicandola, la voce dei tarli ovvero quel tipo di intercettazione telefonica che non ha valenza penale.
Scandaloso. 


(Orto botanico. Uno dei posti che amo di più)


venerdì 17 luglio 2015

Viaggi

Vento d'autunno
sono diretto 
a quale inferno?
(Issa 1763-1828)


Ovvero: dove andremo a finire? A Quinto, zona Treviso, una folla inferocita, brandendo bambini da proteggere e requisendo televisori e materassi, assedia la palazzina assegnata a un centinaio di profughi. Cosiddetti padri e madri di famiglia che ringhiano, il territorio come privato, i canini scoperti contro l'invasore nero, neonazi che come mignatte si attaccano al sangue di una società malata, leghisti che fanno numero nella rissa con i loro leader felpati e impomatati. "A casa loro! A casa loro, devono andare!!!"
Siamo diretti a quale inferno? La prefettura silente, lo sciacallaggio politico, populismo e demagogia.
Leggo che alcuni degli italiani che hanno partecipato a questo bel comitato d'accoglienza hanno visto come un affronto il fatto che alcuni dei profughi assediati filmasse e fotografasse con il telefonino, registrando la ferocia, gli slogan di cui intuivano il senso, la distruzione delle suppellettili che avrebbero dovuto ricevere.
Avrei fatto foto anche io, se fossi stata al loro posto. Per inviarle a un mio fratello, a una mia amica rimasta laggiù o che ora vive in Europa e che devo provare a raggiungere. Per condividere con qualcuno il mio viaggio, la mia sofferenza. Le avrei commentate, come fanno tutti i ragazzi di un mondo globalizzato come quello in cui viviamo, magari con una faccina con la bocca all'ingiù.
E avrei guardato il telefonino aspettando dall'altra parte un sorriso, un incoraggiamento ad andare avanti. "Sono diretto a quale inferno?"
E noi, dove andiamo?



(Sinistri ricordi di viaggio)








giovedì 16 luglio 2015

Erba

Dopotutto
è triste essere soli -
Erba secca
(Santoka 1882-1940)


La proposta di legge sulla legalizzazione della cannabis, condivisa trasversalmente da 218 parlamentari, continua il suo viaggio per essere approvata (notizia qui). Non mi soffermo sulle esternazioni di un leghista mediatico che si dice favorevole, in risposta, a legalizzare la prostituzione perché il fumo fa male e il sesso no. No. Non mi ci soffermo. 
Come non tengo conto di grugni destrorsi e ipocrite esternazioni, no. Anzi, preferisco rileggere con voi questo post cliccando QUI.
E preferisco pensare al mio adorato Santoka e ai tanti haiku che ha dedicato all'erba. Come giaciglio dove dormire, come orizzonte verde dove perdersi, come microcosmo di fiori e insetti da osservare, come metafora di una vita passata in cammino, andando avanti. Lacerando convenzioni, superando benpensanti, guardando avanti. Come ha fatto questo monaco zen la cui profonda umanità amo ogni tanto raccontarvi qui.
E che mi piace immaginare favorevole all'uso legale di un'erba secca.


(Erba)



mercoledì 15 luglio 2015

Plutone

Nella sera che è rapida a svanire
risplendono le stelle.
Campi spogli. 
(Yosa Buson 1716-1783)



Della vita di Yosa Buson sappiamo pochissimo. Un monaco zen amante degli haiku e della pittura e che ha speso la sua vita tra Tokyo e Kyoto. Tutto qui. Una stella nell'infinita galassia umana che ha lasciato una piccola scia luminosa ancora oggi, per nostra fortuna, visibile.

Nella sera che è rapida svanire siamo oggi testimoni di un piccolo grande avvenimento: l'avvicinamento della sonda New Horizon a Plutone che, a 50 mila chilometri all'ora, raccoglie immagini e dati passando dietro il pianeta nano per osservare il sole mentre viene eclissato.
A colpirmi di questo viaggio così importante - si tratta di un grande passo avanti per la ricerca e la conoscenza - anche il contenuto così infinitamente umano che la sonda si porta dietro. Hanno difatti caricato a bordo anche alcune testimonianze che in questo momento volano supersoniche nello spazio: il cd con i 434mila nomi di chi ha voluto in questo modo partecipare al viaggio stellare, la foto dei tecnici che hanno costruito la sonda, un francobollo commemorativo e l'urna con le ceneri dello scienziato Clyde Tombaugh che nel 1930 scoprì proprio Plutone. Piccole cose in un piccolo bagaglio.
Ma se riflettiamo su tutta la vita - e le vite! - che rappresenta simbolicamente questa valigetta che la sonda porta con sé, ecco che diventa grande. Ma trattandosi in effetti di "un niente" sparato nell'infinito, questo infinitamente grande e infinitamente piccolo allo stesso tempo, secondo come li si osservi, mi riempiono il cuore di inaspettata tenerezza.


(tracce sulla terra)



  

martedì 14 luglio 2015

Preghiere

Prego il Budda
di preparare un posto 
anche per me
(Issa 1763-1827)



Tra i delusi da Tsipras, colui che ha firmato l'accordo con l'Europa (e meno male, aggiungo!) intravedo: l'accigliato Di Maio, i canterini Grilli & grillini, i livorosi Civati e Brunetta, Vendola e Meloni con le lingue in moto perpetuo.
Uniti nella lotta di trovare "un posto" nel mondo e con il loro bel megafono sempre al massimo, intonano personalissimi sutra chi per uscire dall'euro, chi per invocare una sinistra dalle mille sfumature, chi per rifondare il partito di Berlusconi.


(Tramonto greco-italiano)