giovedì 7 dicembre 2017

Costituzione Art. II


Art. II
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.


“Narrasi che tutti gli uomini che da principio popolarono la terra, fossero creati per ogni dove a un medesimo tempo, e tutti bambini, e fossero nutricati dalle api, dalle capre e dalle colombe nel modo che i poeti favoleggiarono dell'educazione di Giove. E che la terra fosse molto più piccola che ora non è, quasi tutti i paesi piani, il cielo senza stelle, non fosse creato il mare, e apparisse nel mondo molto minore varietà e magnificenza che oggi non vi si scuopre. Ma nondimeno gli uomini compiacendosi insaziabilmente di riguardare e di considerare il cielo e la terra, maravigliandosenesopra modo e riputando l'uno e l'altra bellissimi e, non che vasti, ma infiniti, così di grandezza come di maestà e di leggiadria; pascendosi oltre a ciò di lietissime speranze, e traendo da ciascun sentimento della loro vita incredibili diletti, crescevano con molto contento, e con poco meno che opinione di felicità.”
(Giacomo Leopardi Operette morali – incipit)



(Terra piccola)

Nota
Ho cercato un frammento tratto da un'opera letteraria italiana che dialoghi con ognuno dei primi dodici articoli della nostra Costituzione. È un lavoro pensato - lo ammetto - per me, ma anche per il blog e per Radio3, tanto che nella giornata del 22 dicembre li ascolterete tutti e uno dopo l'altro, letti dalla splendida voce di Tommaso Ragno. Leggerli o ascoltarli può rivelare qualcosa di nuovo. Come con le parole degli autori scelti che si accendono, se calate nella nostra contemporaneità, di nuova empatia. E la mia foto, ovvio.






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