lunedì 6 febbraio 2017

Concerti rock


Se la voce dei profeti
soffiasse
nei flauti-ossa dei bambini uccisi,
espirasse
l'aria bruciata da grida di martirio -
se costruisse un ponte
con gli spenti sospiri dei vecchi -

Orecchio degli uomini,
attento alle piccolezze,
sapresti ascoltare?
(Nelly Sachs da "Le stelle si oscurano")


Un concerto. Flauti-ossa che suonano e suonano e suonano. E come nel più nero degli incubi la sordità di un mondo che pensa solo a impedire l'ingresso a qualcuno. L'Europa azzoppata e l'America cotonata. La Brexit. Siamo dentro un grande stadio, si capisce dal clangore delle prove audio.
Ma le voci di coloro che dalla Libia vedono la costa come unico approdo per scampare a povertà, a dittature, sapresti ascoltare?

Torno ieri sera a casa dopo un paio di giorni fuori. È tardi, pesco qualcosa dal frigo e accendo la tv. In Francia, migliaia di uomini e donne esultanti affollano uno stadio fluorescente per gli effetti speciali delle luci. Lontani, guardano in alto, verso Marie Le Pen, la loro stella polare. I politici di destra come le rockstar che non ci sono più, penso, gli altoparlanti che sfondano al ritmo delle stroboscopiche, gli sguardi ipnotizzati del pubblico, tutte le teste che vanno a tempo con gli slogan, le magliette con la scritta...
Giro canale. Alcuni leghisti, grigi e più casarecci, sbraitano in coro.

Mi alzo dal divano, cerco un "fuori" qualsiasi, un po' di silenzio. 
È buio. Piove forte e l'albero che ho davanti è scrollato da raffiche di vento e i suoi rami neri emettono un fruscio sinistro. 
L'aria brucia di grida di martirio.


(Le nostre stelle)
  
   

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