martedì 8 ottobre 2019

Ottobre, i grilli


Voci umane!
Tornano per questa strada -
tramonto d'autunno
(Bashō 1644-1683)

Ottobre è un mese che mi dispiace finisca. Ma a volte lo acchiappo, capita la sera, non sempre, solo certe volte riesco a trattenerlo un po' quando, tornando a casa su quelle strade romane tra campagna e cemento, sento frinire ancora qualche grillo. Ottobre tiepido e fresco, che imbrunisce sulle case quando non te ne accorgi. 
Ancora qualche serata di quelle con la lanterna appesa in giardino, gli amici che chiacchierano, i miei genitori che si baciano.

(ottobre)


lunedì 7 ottobre 2019

Come un falco


Siedo sul tetto del bosco, a occhi chiusi.
Inazione, nessun sogno falsificatore
tra l’uncino della mia testa e quelli delle mie zampe:
oppure nel sonno ripeto stragi perfette e mangio.
La comodità degli alberi alti!
La forza ascensionale dell’aria e i raggi del sole
sono a mio vantaggio;
e la faccia della terra arrovesciata si lascia ispezionare da me.
Le mie zampe serrano la ruvida corteccia.
Ci è voluta tutta intera la Creazione
per produrre questa zampa, ciascuna delle mie penne:
e ora stringo la Creazione tra le zampe
o volo in alto, e la rigiro tutta piano piano –
uccido dove mi va perché è tutta mia.
Non conosce sofisticherie il mio corpo:
staccare teste è il mio stile –
distribuire morte.
Perché l’unica traiettoria del mio volo passa diretta
per le ossa dei viventi.
Il mio diritto trascende ogni argomentazione:

il sole è dietro di me.
Niente è cambiato da quando ho cominciato.
Il mio occhio non ha permesso cambiamenti.
Intendo mantenere tutto così.
("Il falco appollaiato" di Ted Hughes)

Ma come non la conosci? Non conosci la youtuber autrice del libro che sbancaaa??? Mi fa la libraia sistemando le dieci sedie per l'incontro successivo, il mio. Pensa che un collega, aggiunge allineando l'ultima alla fila che aveva creato in un punto della libreria fino a un minuto prima zona di passaggio ora adibito a spazio incontro con autore, accanto alla scala che porta su, tanta era la gente che voleva comprare il libro che lui, quel genio del mio collega, si è inventato all'istante un buono-prenotazione autografato dall'autrice!!! Il neon del faretto illumina la bottiglietta d'acqua sul tavolo al centro, accanto al microfono, e mi guarda, la bottiglietta, imbarazzata dalla sua stessa plastica quasi quanto lo sono io, così fuori moda entrambe. .. Incredibile, dico. Incredibile, penso. E la agguanto, la tracanno e la appallottolo facendola gracchiare, nel silenzio raggelante che circonda la scena.

La comodità degli alberi alti!
La forza ascensionale dell’aria e i raggi del sole
sono a mio vantaggio



(roba vecchia)

martedì 1 ottobre 2019

Santōka nell'aria



Splendente trasparenza
nel sole:
il mio cibo riso bollito
(Santōka 1882-1940)


E così Santōka è arrivato a Radio3! Dopo anni passati dentro la mia testa, a quattro dal libro chei ho dedicato al poeta giapponese, gli haiku di San Tō Ka, di Alta Cima Fiammeggiante, per qualche minuto ogni giorno usciranno dalla radio che faccio. E si mischiano all'aria, si poggiano sulle nostre cose e forse ci faranno fermare un momento a pensarci su.
- Per riascoltare, scaricare eccetera i miei Gettoni di Poesia, clicca QUI - 

(un po' Santōka)


venerdì 27 settembre 2019

#Fahre20



Se questo è amore, mi dico. Ma sì,
questo è l’amore che conosciamo. Ora.
Amore appiccicato, che incolla
quel poco di ala modesta sulla schiena.
Amore legato. In cui si ripete la solfa
del tu e dell’io. Non siamo capaci
di essere insieme acqua e moto,
sale e onda, unica impresa spettacolare.
Come il mare laggiù, lo vedi?
("Se questo è amore, mi dico" di Mariangela Gualtieri)


I miei venti anni di Fahrenheit sono una costellazione di ricordi. 
Da dove iniziare non lo so, forse dalla passeggiata a Mantova con Roberto Saviano prima che diventasse Roberto Saviano - sarà lui stesso a ricordarla oggi pomeriggio nella breve registrazione augurale che ci ha regalato - o dalla nuvola di capelli bianchi di Seamus Heaney, dal cappellino da rapper di Ferlinghetti, il sorriso mite di Yehoshua, i ritagli di carta velina rosa che volavano via dalle tasche di Ceronetti e si impigliavano sui capelli di chi lo ascoltava i studio. Da coloro che saluto ogni mattina prima di entrare in redazione, una nebulosa di affetti quotidiani, le guardie giurate al portone, gli addetti alla discoteca in pausa sigaretta, i tecnici in pensione e in attività, operai in tuta che spostano casse e aspettano l'ascensore. Le signore della mensa! O da quell'incontro con Mauro, che fu in due puntate, la prima in Via Asiago dove arrivò per essere intervistato e quello successivo a un festival, e ci fermammo, mentre intorno gli stand coi libri giravano a mille. Oppure gli scazzi redazionali che, come si accendono, finiscono (e meno male!) e si sovrappongono alle risate tutti insieme. Con Fahre posso dire di essere cresciuta, di essermi innamorata e forse pure di essere cambiata, è stato la mia palestra, la mia sala hobby, la camera dei giochi e lo studio dove s'impara, si studia e s'imparano altre cose.
Sono stati venti anni fatti di ore e minuti passati insieme ai colleghi e agli ascoltatori, entrambi parte della stessa invisibile, vivace, comunità. E poi sempre grazie alla radio che faccio ho iniziato a occuparmi di poesia e ho scritto due libri e l'ultimo, che alla fine è incredibilmente dedicato a tutto questo che ho detto fin qui, è come la candelina sulla torta di questi miei venti anni di vita lavorativa. E innamorata.

(cose preferite)


giovedì 26 settembre 2019


Eccomi
dove il blu del mare
è infinito
(Santōka 1882-1940)

Storica sentenza della Corte Costituzionale (leggi QUI).
Ringrazio Marco Cappato, e tutti coloro che come lui amano talmente la vita da farsi carico della scelta di un altro essere umano, e mi rileggo l'haiku di Santōka, quell'eccomi così libero, meditato. Scelto. La mia preghiera laica.


(Uscita di emergenza)