lunedì 9 ottobre 2017

E tu, chi sei?



In un campo
io sono l’assenza
del campo.
È
sempre così.
Ovunque io sia
io sono ciò che manca.

Quando cammino
divido l’aria
e sempre
l’aria rifluisce
a riempire gli spazi
in cui era stato il mio corpo.

Abbiamo tutti motivi
per muoverci.
Io mi muovo
per tenere insieme le cose.
("Tenere insieme le cose" di Mark Strand)


Sono riflessa nel vetro della porta che varco ogni giorno, quella che mi conduce in redazione e che mi rimbalza quotidianamente la Susanna che vedono gli altri. E quella piccola scritta, "io", residuo di una parola attaccata e mezza sparita (rad-io?).
La mia didascalia.

(Io)

venerdì 6 ottobre 2017

DAILYHAIKU Autunno


Sono più miti le mattine
E più scure diventano le noci
E le bacche hanno un viso più rotondo,
La Rosa non è più nella città.
L' Acero indossa una sciarpa più gaia,
E la campagna una gonna scarlatta.
Ed anch'io, per non essere antiquata,
Mi metterò un gioiello 
(Emily Dickinson



Da quando leggo haiku, l'autunno è un kigo a cui far riferimento.
Da quando ho finito le scuole, da un bel pezzo, l'autunno non è più il cambio dell'astuccio ma quello degli armadi.
Quando sarò vecchia, sarà stata una stagione della vita; quando ero piccola, piccolissima, una pagina del sussidiario, quella con la castagna e la foglia un po' gialla per imparare i quattro nomi a memoria.
Solo con Emily Dickinson ne ho compreso il fulmineo, pazzo, brillio.


(ottobrata romana)







giovedì 5 ottobre 2017

Una famiglia perfetta


Era detto aquilone
Non si chiamava così
ma era detto aquilone
perché quando appariva nel campo di erba
sembrava ondeggiare
e quando vedeva da lontano Maria
pareva innalzarsi
portato dal vento e dall’emozione.
(Vivian Lamarque)


Così sta dicendo il GR3: una piccola bambina affetta da sindrome di Down ha finalmente trovato la sua famiglia adottiva.
Dopo sette rifiuti da parte di altrettante coppie, un single, un uomo, l'ha finalmente accolta e con lei metterà su famiglia. Una famiglia come ci piace pensarla, perfetta così, nel segno dell'amore e di un progetto di vita comune. 
E dedico loro questa poesia con tutto quello che dice, e dedico loro anche gli spazi bianchi tra una parola e l'altra, spazi di trepidazione e di attesa per entrambi.
Auguri Aquilone, auguri Maria!

(Insieme)




martedì 3 ottobre 2017

DAILYHAIKU 3 ottobre



Oggi 3 ottobre è la "Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione"
Nel 2015 la Camera dei Deputati ha approvato
con 287 voti favorevoli
72 contrari  
20 astenuti
l’istituzione di questa giornata commemorativa.
Il Senato italiano
ha poi ratificato tale decisione. Papa Francesco ha detto: "Pregate Dio per l'anima delle vittime del naufragio al largo delle coste  
di Lampedusa".
Sono Tareke Brhane.  Oggi 3 ottobre è la mia giornata.  Oggi è la nostra giornata.


Data: 3 ottobre 2013
Luogo: a largo dell’Isola dei Conigli
Mare Mediterraneo - Mare di Lampedusa
ora del naufragio: 6.40 
morti: 368
dispersi
presunti: 20 
sopravvissuti: 155 di cui 41
minori.
Un solo bambino 
accompagnato 
dalla famiglia ce l’ha fatta.


3 ottobre 2013 mattina presto sono circa le 6
mezzo miglio ancora 

arriviamo 
a Lampedusa. 
Siamo tutti stipati in un peschereccio
lungo 66 piedi (circa 20 metri) che è salpato dal porto libico di Misurata
a bordo migranti di origine africana in gran parte provenienti dall’Eritrea
Ciao Selam
Ciao Efrem
Ciao Letebrhane
Ciao Mohamed


3 ottobre 2013 Ore 6. 30 
A circa mezzo miglio dalla costa lampedusana
l'assistente del capitano 
getta a terra 
una torcia
infuocata.
Una pozza 
di gasolio 
sul pavimento
dell’imbarcazione
e tutto prende fuoco.
Tante fiamme
tanto fuoco in mezzo al mare.
Fiamme in mezzo alla gente che urla e piange. Tanta acqua intorno, tanto fuoco in mezzo a noi.
Oggi 3 ottobre Giornata Nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione.


3 ottobre 2013 ore 6.40 
Non si capisce più nulla, tanto mare e tanto fuoco tutto insieme.
L’incendio cresce sempre di più. La barca gira tre volte 
e poi 
cola 
a picco.
Ciao Mohamed 
Non sappiamo nuotare 
ma ci gettiamo in acqua.
Sono Tareke Brhane.  Oggi 3 ottobre è la mia giornata.  Oggi è la nostra giornata.
La Giornata Nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione.


Mare di Lampedusa Ore 7:00 Mare Mediterraneo  
3 ottobre 2013. 
Qualcosa succede, finalmente qualcuno dà l’allarme. Molti vengono caricati 
a bordo dei pescherecci
ci aiutano anche tante barche civili
finalmente
finalmente
qualcuno ci vede, qualcuno si accorge di noi.
Aiuto.


Mare Mediterraneo Mare di Lampedusa.  
Aiuto.
Sulla superficie dell’acqua 
nera 
galleggiano i corpi senza vita di uomini, donne
e quelli piccoli 
dei bambini.  
Ciao Letebrhane
Ciao Selam
Le barche li stanno tirando 
su.
Aiuto
Help me
Haghèz
Aiuto
Oggi è il 3 ottobre 2013 e io sono Tareke Brhane.  
Oggi è la mia giornata. Oggi è la nostra giornata.


Mare Mediterraneo Mare di Lampedusa
A 47 metri sotto il livello
dell’acqua
giacciono 108 corpi
108 cadaveri 
di uomini, donne
e bambini
che saranno recuperati in una settimana
non appena si è avuto 
accesso alla parte 
interna 
dello scafo.
Giacciono sul fondo del mare.
Ciao Seghel.
Mare Mediterraneo.
Oggi 3 ottobre è la mia giornata. Oggi è la nostra giornata.
Ciao Solomon
Ciao Samar
Ciao

Terra. Siamo vivi.
Lampedusa. Sicilia. Italia.
194 migranti sono stati tratti in salvo e ora indossano i giubbotti 
arancioni
e si scaldano
un po’
con le copertine
termiche.
302 cadaveri 
210 sono uomini
83  donne e 9 
bambini.
Ma il numero dei morti del naufragio del 3 ottobre 2013 sale.
368 cadaveri
accertati. 
368 corpi
recuperati.
Circa 50 persone
disperse.
Oggi 3 ottobre è la nostra giornata.
Oggi  "Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione" 
Da quel giorno nel Mediterraneo sono morte 
15062 persone. 

Oggi è la giornata di tutti. Sono Tareke Brhane. Oggi 3 ottobre è la nostra giornata.  
("Il naufragio di Lampedusa del 3 ottobre 2013". Istallazione sonora letta da Tareke Brhane)  




Se questo testo è diventato un testo poetico, è solo grazie alla voce di Tareke Brhane che lo ha letto. 
Prima della sua lettura erano solo una serie di fredde informazioni da Wikipedia e qualche cifra tratta dai rilevamenti UNCHR; è ascoltandolo, mentre registravamo, che sono andata a capo, e che ho capito.  
E' Tareke che lo ha fatto diventare la preghiera laica che si ascolterà in onda. 
Lo ringrazio della lettura come lo ringrazierò sempre per il suo impegno per il Comitato 3 ottobre che presiede. 
Il comitato di tutti noi che stiamo qui, sulla riva.

(la nostra Giornata)



lunedì 2 ottobre 2017

Pierluigi Cappello


Il sole splende sulla colonna ferma del semaforo,
rimbalza da lunotto a lunotto, i riflessi abbagliano,
le macchine ronfano calme.
Scopre sorrisi, oltre il finestrino, l'allegria
imposta dalle insegne, dei cartelloni.
Tanto simile, tanto adeguata, ai disegni dei lungodegenti
esposti negli ospizi.
Si va tutti insieme, lungo il rettilineo, si è tutti insieme fermi,
tutti insieme soli.
("Sosta" di Pierluigi Cappello)


È un poeta bravissimo, mi disse un giorno Mauro, non puoi non leggerlo. 
Ho seguito il suo consiglio. 
Ieri, saputa la notizia della sua morte da un caro amico, comunicandomela sentivo che aggiungeva tra sé "un poeta dolcissimo".
Nonostante la sua vita non avesse nulla di dolce, pensavo. Nonostante non fosse ricco o famoso. Nonostante nonostante e nonostante, pensavo stringendo il braccio di Mauro, era così: Cappello era un poeta dolcissimo. 
L'intervista alla radio, ma qualsiasi cosa facesse, era per lui uno sforzo inane per l'assetto che da anni e anni non gli permetteva il volo, che lo costringeva a schiacciarsi ogni giorno un po' di più

Si va tutti insieme, lungo il rettilineo, si è tutti insieme fermi,
tutti insieme soli.

Lo ricordo un fico, bello e forte. Come in questa foto che ho scattato al festival di Mantova tre anni fa, dove pare pronto a partire con foga verso l'alto, sopra di noi, la carrozzina che neanche si vede. Sguardo fiero, zero smancerie, energia. Anche un po' di distacco dagli altri.
La poesia che ho trascritto per questo ricordo è dolcissima, è così vero, e la traggo dalla raccolta "Stato di quiete" che, con "Assetto di volo", è tra le mie più care. 
Quando muore un poeta è tutto più brutto, è come se la patina grigia sulle cose fosse più resistente da grattare via.
Oggi ci sentiamo più fermi e più soli. 
Ciao.



(RIP)









venerdì 29 settembre 2017

Un'alternativa


Stavo per scrivere una poesia
invece ho fatto una torta ci è voluto
più o meno lo stesso tempo
chiaro la torta era una stesura
definitiva una poesia avrebbe avuto
un po’ di strada da fare giorni e settimane e
parecchi fogli stropicciati

la torta aveva già una sua piccola
platea ciarlante che ruzzolava tra
camioncini e un’autopompa sul
pavimento della cucina

questa torta piacerà a tutti
avrà dentro mele e mirtilli rossi
albicocche secche tanti amici
diranno ma perchè diavolo
ne hai fatta una sola

questo non succede con le poesie

a causa di una inesprimibile
tristezza ho deciso di
dedicare la mattinata a un pubblico
ricettivo non voglio
aspettare una settimana un anno una
generazione che si presenti il
consumatore giusto.
("Alternativa episodica del poeta" di Grace Paley)





È successo che un grande chef, uno di fama internazionale, di quelli blasonati, pure francese, e che si chiama Sebastien Bras, abbia rinunciato alle tre stelle della Guida Michelin in cambio di una vita meno stressante (notizia QUI). Basta co 'sti riflettori sempre puntati, basta col doversi inventare ogni santo giorno dove mai mettere il cardamomo. Basta basta basta!

a causa di una inesprimibile
tristezza ho deciso di
dedicare la mattinata a un pubblico
ricettivo 

Tre stelle in cambio di un'insalata col tonno, di un bel panino con la sottiletta. Una santa crostata con la marmellata del vasetto.
O magari per potersi dedicare, che so, alla pittura, al cucito, a mettere su mattoni o a riparare rubinetti.
O a scrivere poesie!
Je t'aime Sebastien!


(alternativa possibile)



lunedì 25 settembre 2017

#iussolinfiore


Affaticato
alla ricerca di un tetto
i fiori di glicine
(Bashō 1644-1694)



La storia dello ius soli la conoscete, con tutto il suo iter stentato. Non ho voglia di fare un compendio di quello che è successo negli ultimi mesi, mi stanca solo a pensarci. Dover parlare di un diritto talmente evidente... Preferisco un haiku con i fiori di glicine o parlarvi del mio rosmarino.
Scelgo uno haiku di Issa e una piantina comune, l'unica che sul mio balcone ha resistito alla mia distrazione e alla siccità dei mesi passati, per lanciare la micro campagna del Dailyhaiku:  #iussolinfiore.
E proprio stamattina, è di stamattina la foto, il rosmarino ha pure messo su un bel fiorellino azzurro (#iussolinfiore!) e il suo profumo è tale, che scostando le foglioline, mi è rimasto appiccicato alle dita ora che scrivo. 

Non ho molto da aggiungere se non chiedere a tutti voi che amate il DH, e che soprattutto credete in un diritto come lo ius soli, di fare la stessa cosa. 
Scegliete quindi la vostra piantina, va bene tutto. Vi piace un albero sotto casa o in giardino? Amate la begonia, la paulonia, il corniolo, l'orniello, la palma, il fico d'india... Attaccateci un post-it con la scritta che leggete sul mio rosmarino, fotografateli e scrivete il perché della scelta. Va bene anche un seme a dimora, va benissimo, potete postare il vasetto e seguiremo la sua crescita sulla mia pagina che da oggi, per l'occasione, rendo aperta a tutti. Come dovrebbe essere il posto su cui viviamo, di tutti.
Aspetto le vostre foto che raccoglieremo in un grande, lo spero!, album. 
Una festa di piante, arbusti, semi, alberi che arrivano qui da luoghi lontani e che vivono qui, accanto a noi, procurandoci da secoli profumi, ombra, protezione e frutti saporiti.

(#iussolinfiore)