giovedì 6 settembre 2018

Ku


Un mangiatore di cachi
che amava gli haiku
così bisognerà ricordarsi di me
(Shiki 18631-1902)

Se dovessi sintetizzare tutti questi anni di lavoro al Festival di Mantova per Fahrenheit in solo tre ricordi, tre come i tre ku di uno haiku, penserei subito alla chiacchiera seduti sugli scalini con Roberto Saviano prima del suo incubo, al saluto affettuoso, rubato con gli occhi, tra due giganti come John M. Coetzee e Toni Morrison nella hall di un albergo, e al grande poeta irlandese Seamus Heaney che, come un qualsiasi attempato turista, si rinfrancava dal caldo mantovano seduto insieme alla moglie a un tavolino di un bar prima del suo indimenticabile reading di poesie. 


(Ku-ore a Mantova)







1 commento:

  1. I miei tre ricordi
    Cristina Dona' - sarei rimasta seduta al mio posto per anni ad ascoltare le sue canzoni donando la sua voce ad alcune poesie di Silvia PLATH
    Balla coi libri- una serata indimenticabile tra poesia , letture e musica gitana con Erri De Luca e Carmine Abate a ballare sotto le stelle per ore senza nessun cedimento, il mio corpo vibrava al ritmo della musica
    L a tromba di Fresu la voce di Milena Vukotik -Poesia e Suono per Emily Dickinson. una forza un incanto un'ora di emozioni depositate nella mia vita.
    Lo scorso anno- la poesia di MILO DE ANGELIS "se ti togliamo quello che non e' tuo non ti rimane niente"ricordarselo per essere liberi.
    Annunziata

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