mercoledì 11 ottobre 2017

Avevamo un sogno


Eppure, noi avevamo un sogno
che era non solo vivere
giorno per giorno, ed era

la gioia di dividerlo con gli altri,
con le nostre compagne e compagni -
ricordi? - Carpe diem...sì, Lina, 

ma anche - Carpe somnium -
ci ripete la voce più vicina
quando ogni sogno ha spazzato

con le vie la tarda mattinata
e un desiderio d'amore imballato
come un motore a vuoto gira  

e rigira nella testa, in rima
quasi non credesse ancora il cuore
tutta finita la vita di prima,

come se ma e mai toccasse il mare
bello del nostro giovane sperare
né l'afa né il gelo che rimane 
("Una storia quasi solo nostra" di Gianni D'Elia)


Cosa ci è successo? 
La Catalogna e il suo indipendentismo, i movimenti per gli autonomismi, la Padania e i leghismi, coi fascismi e i criptonazismi, i muri. Al governo partiti che si dividono, scindendosi in particelle minuscole. Vaporizzato casting politico buono per i talk show.
Cosa non ha funzionato? 
Come un motore a vuoto gira e rigira nella testa, in rima la poesia di Gianni D'Elia. Cinquanta anni sono passati dal '68 e quaranta dal quel '77 del poeta, oggi, che per "condivisione" s'intende solo quella on line. 


(Traslocando)



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