venerdì 7 luglio 2017

Premio Strega


Il sole splende sulla colonna ferma del semaforo,
rimbalza da lunotto a lunotto, i riflessi abbagliano,
le macchine ronfano calme.
Scopre sorrisi, oltre il finestrino, l'allegria
imposta dalle insegne, dei cartelloni.
Tanto simile, tanto adeguata, ai disegni dei lungodegenti
esposti negli ospizi.
Si va tutti insieme, lungo il rettilineo, si è tutti insieme fermi,
tutti insieme soli.
("Sosta" di Pierluigi Cappello)



Cosa di meglio di una passeggiata in mezzo alla natura dopo il bla bla bla e i mumble mumble che aleggiano sul premio letterario testé assegnato, sembra dicano in coro votanti e lettori, cosa mai c'è di meglio?
E cosa mai pacifica di più i vinti e i vincitori, i gruppi editoriali e i piccoli editori, i lettori forti e quelli deboli, mondanità con sobrietà, il mercato con la letteratura  - quella alta e quella bassa - se non un'idea di purezza, ancor meglio se di tipo antico e montanaro? (notizia QUI)
Il gelo, la fatica, la sincerità.
Ma di che umore sarà, oggi, Mauro Corona, mi chiedo da dentro il mio casco rovente, percorrendo, con le ginocchia che premono sulla scocca del motorino, l'amata tangenziale.
Quasi quasi lo invito a scoprire il mondo anche da un finestrino abbassato per il caldo, tra le macchine che ronfano calme.
Quasi quasi... 


(ghiaione urbano)


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