si rallegra
una lumaca
(Issa 1763-1827)
Un lunedì autunnale.
Fuori la finestra tutti i tempi contemporaneamente: pioggia violenta, vento caldo e raffiche fredde, un tornado laziale di tutto rispetto gira con le sue spire verso il mare. L'Arno sembra quello di Rai Storia ma nella versione a colori, vicino l'argine la gente spazza l'acqua e bofonchia contro il governo. La terra continua a tremare.
Faccio colazione, il raffreddore sta passando. Il caffè bollente riempie la mia tazza preferita, mentre alla radio il giornalista mi offre compassato le notizie che legge a voce alta per me. Il suo tono pacato, la voce anziana dalle pronunce perfette e che riporta alla lunga carriera di diplomatico. Immagino cortesie, etichetta, frasi tra le righe, non detti. Competenze internazionali che durano da più di cinquanta anni e che continuano a leggere i tempi. Cappotti eleganti nella Russia povera che aspettava Putin.
Sto finendo il biscotto. Erdogan silenzioso, Trump che rumoreggia...
Questi i tempi, questo il clima.
Sto lumaca al massimo, penso, mentre la tazza va nel
(Visione dal guscio) |
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